Cura calvizie

Cura calvizie

Il trapianto capelli non cura la perdita dei capelli, per chi soffre di calvizie la tendenza degli ultimi anni, visti anche i benefici riscontrati, è a favore di Protocolli non invasivi di Medicina Rigenerativa che puntano ad affrontare il problema in modo completo.

Trapianto capelli, perchè non cura la calvizie?

Il trapianto di capelli non è una cura, lo sanno molto bene le persone che dopo un trapianto di capelli vedendosi nuovamente diradati o con risultati non soddisfacenti, ripetono l’intervento più volte.
“In alcuni casi - spiega il Dott. Mauro Conti Direttore scientifico di HairClinic Italia, centro internazionale specializzato in Medicina Rigenerativa nella cura alla calvizie - incontriamo pazienti con 5/6 interventi già eseguiti e con risultati finali abbastanza approssimativi. La cosa che deve far ragionare è che siano ancora alla ricerca di una soluzione completa. Il trapianto di capelli è la soluzione ideale solo se eseguito su una vera condizione di salute e solo dopo aver curato la calvizie personale alla base. Se il trapianto di capelli è inteso come una cura della calvizie non potrà mai fornire un risultato definitivo e di buon valore estetico nel medio/lungo periodo. Anche se la maggior parte dei capelli innestati non cadranno più, ci penserà l’evoluzione della patologia e i vari effetti deleteri post trapianto di capelli, come lo shock loss, a ripresentare il conto al paziente, che si ritroverà a perdere complessivamente i buoni risultati estetici ottenuti. Ma ottenere una soluzione completa si può solo se si agisce in modo completo.”

Trapianto capelli, il risultato estetico non è sempre certo, perchè?

Un altro aspetto negativo è l’effetto estetico del solo trapianto di capelli fine a se stesso. La maggior parte dei pazienti lamenta dopo breve tempo una bassa densità di capelli nella zona da trattare e un effetto estetico non sempre naturale. Questa situazione è dovuta al differente spessore dei capelli nell’area trattata, di fatto un capello prelevato dalla zona donatrice (nuca) è molto più spesso di un capello nella zona diradata.Questo effetto spesso/sottile nella stessa zona è assolutamente innaturale e anti estetico. La condizione che impedisce di creare un' alta densità è sempre in relazione ai capelli sottili, piccoli, danneggiati, presenti della zona da trattare, se il chirurgo eseguisse innesti ultra ravvicinati si aumenterebbe il rischio di schok loss con la conseguente perdita di quei capelli sottili e fragili.

Trapianto capelli: quando è davvero utile? Capire le cause della calvizie è la prima regola.

Tra le diverse patologie di cui sempre più la medicina si sta occupando rientra l’alopecia androgenetica che nell’uomo oltre ad essere principalmente di origine agrogenetica, è determinata da una molteplicità di fattori che vanno dallo stress alla cattiva alimentazione, dal fumo agli stili di vita con ritmi altamente frenetici, dalle carenze di vitamine e minerali, ad altre cause totalmente personali che ne alimentano la patologia di base. Nella donna oltre alle varie cause e concause spiegate sopra, ne troviamo altre potenziali come la sindrome policistica ovarica, il periodo post-gravidanza, la menopausa, le malattie croniche e gli interventi chirurgici. La calvizie è dunque una patologia molto complessa che non può essere curata con la chirurgia.

Come si cura la calvizie in modo completo?

Esistono svariati approcci farmacologici o chirurgici, tra cui il trapianto capelli che sino a qualche tempo fa ha rappresentato una scelta tra le più gettonate. Tuttavia i soli trattamenti chirurgici “tamponano” un problema ma non sono una cura. Il trapianto di capelli oltre a non essere risolutivo, come precedentemente spiegato, non potrà mai curare alla base il problema della calvizie personale. La calvizie per essere curata in modo serio e profondo necessita di percorsi terapeutici non invasivi, completi sotto ogni aspetto sia per l’uomo che per le donna e in grado di assicurare risultati più duraturi nel tempo.

La Medicina Rigenerativa è la soluzione più completa contro la calvizie.


In questo contesto negli ultimi 5 anni ha fatto passi da gigante la Medicina Rigenerativa Avanzata che oltre a ricoprire un ruolo determinante nella cura della calvizie, ha portato alla realizzazione di un trattamento avanzato, unico nel suo genere grazie alle tecnologie usate e alle terapie incluse, parliamo del Protocollo di Rigenerazione Cellulare bSBS.

Parlare di Medicina Rigenerativa vuol dire rapportarsi con un approccio serio e non miracoloso, da non confondere  con una terapia cosmetica a base di semplici esami del capello e trattamenti con fiale e massaggi proposti nei vari centri tricologici. La Medicina Rigenerativa avanzata al contrario, unisce l’analisi più selettiva disponibile e associa il test Genomico e della Membrana Cellulare con un profilo ormonale, l’insieme di queste analisi permettono di lavorare concretamente sulle cause e concause che nel singolo paziente alimentano la patologia di base. Il Protocollo bSBS è l’approccio medico non chirurgico più completo al mondo, esprime il suo massimo potenziale sul diradamento (situazione che riguarda il 93% dei pazienti) e sull' lopecia con diradamento sparso. E' inoltre considerato il più valido ed incisivo percorso terapeutico anche nei casi alopecia areata, o nei casi di calvizie avanzata, creando basi e condizioni per promuove un risultato più completo e duraturo. Oltre all’altissima e comprovata valenza scientifica è specifico per il singolo caso, privo di controindicazioni e completamente indolore. Per chi soffre di calvizie è questo il passo più corretto e dalle più alte possibilità di successo, sicuramente da compiere prima di altre metodiche invasive.

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