La ricerca in occasione della seconda Giornata Nazionale per il tumore metastatico al seno: solo un italiano su dieci si ritiene informato sulla malattia
Operata per un tumore al seno: ma a quello sbagliato © Tgcom24
Sono oltre 830mila le donne in Italia che hanno ricevuto una diagnosi di neoplasia della mammella e oltre 45mila vivono con una forma metastatica. Un numero importante, ma relativo a una patologia di cui si parla ancora troppo poco. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Iqvia per Europa Donna Italia, in occasione della seconda Giornata Nazionale dedicata al tumore metastatico al seno che ricorre il 13 ottobre. L'organizzazione ha presentato la nuova campagna pubblicitaria "Una voce per tutte", dedicata alla sensibilizzazione sul tema.
La campagna di Europa Donna Italia - Nonostante il numero di donne che ci convivono, di tumore al seno metastatico se ne sa ancora molto poco, com'è emerso dallo studio di Iqvia. Dati alla mano, solo l'11% della popolazione si ritiene ben informato. Un dato sconcertante, che ha fatto riflettere Europa Donna Italia, spingendola a ideare una vera e propria campagna pubblicitaria multimedia per sensibilizzare su questa tematica e, soprattutto, per rendere concrete le richieste delle donne con questa patologia. La campagna pubblicitaria, infatti, è l'occasione per lanciare il manifesto: cinque punti con le richieste di chi convive con un tumore al seno metastatico.
Il manifesto - "Una voce per tutte" sintetizza le cinque richieste che potrebbero migliorare la qualità di vita delle oltre 45mila donne con tumore al seno metastatico e che potrebbero garantire la presa in carico dei loro diritti.
La ricerca - Dall'indagine, realizzata su un campione di 800 persone, emerge che solo un italiano su 10 si ritiene ben informato sul tumore al seno metastatico, e oltre la metà non ne sa quasi nulla. Sono meno informati gli italiani over 54, gli uomini e chi non ha mai avuto esperienze prossimali in famiglia o persone vicine. Anche chi ha avuto esperienza della malattia, nel 37% dei casi, dichiara di non saperne molto. Ancora più bassa la conoscenza su familiarità e fattori predisponenti: solo il 20% degli italiani ha sentito parlare della mutazione genetica BRCA, fattore di rischio che aumenta la possibilità di contrarre la malattia. Tutto questo malgrado il fatto che il 40% degli italiani ha avuto in famiglia, o fra le persone vicine, un'esperienza di tumore al seno e metà di queste un'esperienza di tumore al seno metastatico.
"Rafforzare conoscenza e prevenzione" - Secondo Isabella Cecchini, Senior Principal di Iqvia, responsabile del progetto, "nonostante il tumore al seno sia un'esperienza molto vicina alle persone, se ne sa ancora troppo poco. È fondamentale aumentare la conoscenza della malattia e delle possibilità di cura per rafforzare la prevenzione. Inoltre, è importante che le persone che affrontano con coraggio tutti i giorni la malattia siano sempre più consapevoli delle nuove possibilità di cura e possano sentirsi più ascoltate e meno sole. Sarebbe anche indispensabile che l'accesso alle visite e agli esami fosse più semplice e celere ed è fondamentale garantire supporto e servizi ai pazienti e ai caregiver".