Individuata una proteina che facilita la mutazione dei macrofagi i quali a loro volta favoriscono la crescita delle cellule impazzite
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E' stata individuata la proteina che favorisce la crescita dei tumori, innescando la mutazione delle cellule del sistema immunitario (macrofagi) in presenza appunto di cellule tumorali. La scoperta, pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle scienze degli Usa, è stata firmata da riceratori delle università di Siena, Manchester e Brescia. E oggi potrebbe aprire la via a nuovi sistemi per bloccare tale proteina attraverso farmaci adeguati.
I macrofagi sono noti per essere le "cellule spazzino" del sistema immunitario, ma recentemente si è capito che possono essere riprogrammate quando interferiscono con il micro-ambiente che si crea quando le cellule sane diventano tumorali. In questa loro nuova identità, resa possibile dalla proteina chiamata ERK3, i macrofagi diventano alleati dei tumori e li aiutano a crescere. Di conseguenza la proteina ERK3 potrebbe diventare il bersaglio di futuri farmaci, come indicano i test che nei topi sono riusciti a bloccare la crescita dei tumori: eliminandola è possibile ridurre il numero dei macrofagi e bloccarne l'azione.
"Siamo riusciti a dimostrare - spiega Emanuele Giurisato, del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo dell'Università di Siena - come nei topi la crescita di carcinoma si sia ridotta in assenza della proteina ERK-5, mentre contemporaneamente si sia creata una situazione infiammatoria anti-tumorale. Questi risultati accrescono la possibilità che andare a colpire i macrofagi pre-tumorali attraverso una terapia che sopprima la proteina ERK-5 costituisca una nuova strategia per future cure anticancro".