I dati di uno studio mostrano come il tempo libero passato davanti al computer aumenti il numero di adolescenti astemi
Una volta i giovani australiani, nel tempo libero, andavano al pub o alle feste. Ora, con il dilagare di internet e dei social network, stanno di più a casa davanti al computer. Di conseguenza consumano meno alcol, tanto che la percentuale degli adolescenti bevitori si è abbassata drasticamente: dal 50 al 30% a partire dal 2001. Lo afferma una ricerca dell'università del Nuovo Galles del Sud . Cala anche il consumo di droghe.
Numeri in calo - Il cambiamento nel consumo di alcol tra i giovani è quindi dettato da internet. In Australia il vizio del bere sin da giovani si sta spegnendo con la diffusione del web e dei social network come Facebook e Twitter. Secondo ricercatori universitari, gli adolescenti trascorrono il loro tempo libero al pc, frequentando di meno locali dove vengono serviti alcolici. I dati dell'università aussie mostrano che il 50% dei giovani, nella fascia d'età 14-17, ora non beve alcol, rispetto al 33% del 2001. Per lo stesso motivo, è calato anche il consumo di droghe.
Lato positivo - "Andare online è un'attività che si impossessa dello spazio prima occupato dal bere e dai party. E' un potenziale lato positivo del tempo davanti a uno schermo". Scrivono i responsabili dello studio sulla rivista "Addiction".
Giù birra e vino - Oltre a internet, il calo della percentuale dei bevitori sarebbe da ricondurre anche all'immigrazione. Non beve alcol quasi due terzi dei giovani nati in famiglie in cui si parla una lingua diversa dall'inglese, contro la metà dei coetanei di madre lingua inglese. In Australia il consumo di alcol sta calando da anni, tanto che nel 2013 il consumo medio di birra è stato il più basso in 67 anni e quello di vino il minimo in sette.