Il nuovo dispositivo sarà compatibile con qualunque farmaco: un medico sarà in grado di regolare la dose solo con un telecomando
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Ricordarsi di prendere le medicine all'orario giusto non sarà più un problema. Un gruppo di scienziati sta lavorando per sviluppare un microchip sul quale i farmaci da assumere possano essere pre-caricati e quindi impiantati nel nostro corpo. Con il solo uso di un telecomando, il medico sarà in grado di regolare la dose o interrompere l'assunzione del medicinale. Nel 2017 il primo prodotto diffuso al pubblico sarà un contraccettivo ormonale controllabile via wireless.
L'idea risale agli anni '90, quando un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology iniziò a lavorare al progetto. Ora grazie all'azienda statunitense MicroCHIPS, l'intuizione sta per diventare realtà.
Il primo esperimento su donne con l'osteoporosi - Nel 2012 ci fu il primo esperimento in questa direzione. Allora venne impiantato un chip sotto la pelle di otto donne con osteoporosi. Per più di quattro mesi il dispositivo ha rilasciato regolari dosi di un farmaco contro l'osteoporosi normalmente somministrato per iniezione. Lo studio ha mostrato come questo metodo sia sicuro ed efficace.
Nel 2017 il primo prodotto al pubblico - L'azienda mira a diffondere il suo primo prodotto al pubblico nel 2017: probabilmente si tratterà di un dispositivo contraccettivo ormonale che può essere attivato e disattivato in modalità wireless e che rilascia una dose giornaliera di progestinico ed estrogeno insieme, come una pillola anticoncezionale.
Molteplici le applicazioni del chip - Le applicazioni di questo nuovo dispositivo in futuro potranno essere molteplici: per curare altre patologie croniche come la sclerosi multipla per esempio. Il chip potrebbe anche fungere da dispositivo di salvataggio, rilasciando farmaci per infarto, ictus o reazioni allergiche nei pazienti a rischio. Il dispositivo potrebbe persino trasmettere dati agli ospedali e ai medici che verrebbero a conoscenza dei farmaci assunti da un determinato paziente.