A PARTIRE DA STAMINALI

Un passo avanti verso la "tiroide in provetta" da staminali

Buoni risultati nei test su topi, presto la sperimentazione clinica

22 Set 2014 - 15:51
 © -afp

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Un passo avanti verso la "tiroide in provetta" è stato compiuto da esperti che hanno trasformato staminali di pelle di topo in cellule tiroidee funzionanti. Non un esperimento conclusivo ma incoraggiante, a detta degli scienziati. Il risultato della ricerca, condotta dall'Università di Bruxelles, è stato presentato al Congresso annuale della Società europea degli organi artificiali dell'Università Cattolica di Roma.

L'Italia collaborerà nei prossimi step - Risultati importanti, benché preliminari, per Celestino Pio Lombardi, del Policlinico Gemelli, che sta avviando una collaborazione con l'équipe belga: "Metteremo insieme le rispettive expertise e proveremo a lavorare con cellule umane di pazienti e a ripetere i risultati ottenuti con cellule animali".

A chi può servire la tiroide in provetta - Le malattie tiroidee e i tumori che richiedono l'asportazione della ghiandola sono sempre più diffusi e i pazienti che subiscono l'asportazione devono poi prendere ogni giorno gli ormoni tiroidei sostitutivi che, comunque, non sempre risultano una terapia efficace.

Per molti di loro si guarda al futuro con la sostituzione della ghiandola o con una terapia cellulare in grado di ripristinare nell'organismo un quantitativo adeguato di cellule tiroidee funzionanti.

Per questo c'è la volontà di intraprendere una strada nuova: provare a produrre in provetta cellule tiroidee funzionanti su misura di paziente in modo da evitare reazioni di rigetto.

"Ci vorrà tempo" - Lombardi afferma: "Vorremmo tentare, con Sabine Costagliola, autore principale della ricerca, di prendere cellule staminali dal sottocute di pazienti e trasformarle con adeguati stimoli in cellule tiroidee in grado di produrre gli ormoni".

Questo tipo di approccio richiederà tempo prima di ottenere risultati certi e affidabili, conclude. Le cellule tiroidee così prodotte dovranno rispondere a determinati criteri prima di poter essere impiantate nei pazienti.

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