La prova certa

Uomini meno longevi delle donne? Parla la scienza: la causa è nel cromosoma Y

Un gruppo di studiosi dell'Università statunitense della Virginia ha dimostrato che la perdita di questo cromosoma causa delle cicatrici sul cuore che possono diventare anche letali

15 Lug 2022 - 15:44
 © ipa

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È un fatto ormai accertato: le donne vivono più degli uomini. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità questo è vero in tutti i Paesi del mondo, fatta eccezione per Mali ed eSwatini. Ora, un recente studio dell'Università statunitense della Virginia sembra averne individuato la ragione: sarebbe il cromosoma Y uno dei principali responsabili della minore longevità degli uomini rispetto alle donne.

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© Ospedale Molinette
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La causa nei cromosomi - Secondo il gruppo di studiosi che ha condotto la ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science, la perdita di questo cromosoma, molto frequente nel corso dell'invecchiamento, produce cicatrici sul muscolo del cuore che possono portare a insufficienza cardiaca letale. Il fenomeno, detto "fibrosi", è scatenato da una serie di reazioni del sistema immunitario ed è in realtà molto frequente: è stato stimato che la perdita del cromosoma avvenga nel 70% dei settantenni. Era già stato osservato che gli uomini che ne soffrono hanno maggiori probabilità di morire in giovane età e di soffrire di malattie legate all'invecchiamento come il morbo di Alzheimer, ma questo studio fornisce la prima prova concreta del legame tra perdita del cromosoma e danni sulla salute degli uomini.

La cura - Gli studiosi, coordinati da Soichi Sano, concordano però nel ritenere gli effetti di questa perdita in parte contrastabili con un farmaco già esistente, che prende di mira proprio le pericolose cicatrici che si producono sui tessuti del corpo. Si tratta del pirfenidone, un farmaco già impiegato per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica, e ora in fase di sperimentazione per l'insufficienza cardiaca e per la malattia renale cronica, due patologie caratterizzate entrambe dalla presenza di cicatrici sui tessuti.

Lo studio - La fibrosi è un disturbo che colpisce in modo particolare i fumatori, ma non solo, e si realizza concretamente nelle cellule soggette a rapido ricambio, come quelle del sangue. Al contrario, è stato osservato che questi danni non colpiscono le cellule riproduttive e questo fa sì che non possa essere trasmesso ai figli. Gli scienziati ne hanno compreso i meccanismi di funzionamento attraverso una sperimentazione su topi. Attraverso la tecnica di ingegneria genetica Crispr (le cosiddette forbici molecolari del Dna) hanno scoperto che la perdita accelera le malattie legate all'età, rendendo i topi maggiormente soggetti a cicatrizzazione del tessuto cardiaco e a morte prematura.

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