Il metodo, messo a punto dalla John Hopkins University di Baltimora, combina l'analisi del Dna e proteine. Nel team di ricercatori l'italiano Cristian Tomasetti: "I risultati sono molto eccitanti"
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Un passo in avanti nella lotta al cancro: dal sangue sarà possibile diagnosticare precocemente le otto più comuni forme di tumore, sulla base di un nuovo test che combina l'analisi del Dna e delle proteine tumorali e ha un'affidabilità che varia dal 69% al 98% dei casi a seconda del tipo di carcinoma. Lo descrivono sulla rivista Science i ricercatori della John Hopkins University di Baltimora. Tra loro c'è anche un italiano.
Il metodo, testato su mille malati, è stato chiamato CancerSEEK: sono state valutate le mutazioni di 16 geni tumorali, insieme ai livelli di 10 proteine circolanti nel sangue, per il cancro del seno, fegato, ovaie, polmone, stomaco, pancreas, esofago e colon retto. Lo hanno provato su malati a cui erano stati diagnosticati tumori di diversa gravità, e su 850 volontari sani.
"Questo campo della rilevazione anticipata è fondamentale e i risultati sono molto eccitanti", ha detto alla Bbc Cristian Tomasetti, scienziato italiano della Johns Hopkins University School già noto per il suo studio sulla casualità delle mutazioni genetiche che sono all'origine del cancro University School già noto per il suo studio sulla casualità delle mutazioni genetiche che sono all'origine del cancro. "Io penso - ha detto ancora - che potrebbe avere un enorme impatto sulla mortalità per cancro".
I tumori rilasciano piccole tracce del loro Dna mutato e proteine nel sangue. Il test cerca le mutazioni in 16 geni che regolarmente si verificano nel cancro e otto proteine che sono spesso rilasciate in caso insorga il male. L'esame, nel 70 per cento dei casi, ha rilevato il tumore.