spinta anche alle ristrutturazioni

Manovra, dalla natalità al lavoro: bonus, incentivi e detrazioni

In sintesi alcune delle misure che compariranno nel testo del ddl di Bilancio

20 Ott 2024 - 16:58

Spinta per imprese e famiglie nel testo del ddl di bilancio, nuova o riconfermata. La Manovra 2025 dà, inoltre, una nuova spinta all'occupazione, rispolverando misure già collaudate, come il bonus assunzioni al 120%, ma allungandole nel tempo, con la stessa prospettiva pluriennale con cui il governo ha voluto stabilizzare anche il taglio del cuneo fiscale. Ma non solo: dalla spinta alla natalità alle ristrutturazioni edilizie. Tante conferme e qualche cambiamento, soprattutto per le famiglie. Arriva il bonus nuovi nati e vengono modificate le detrazioni fiscali per aiutare i nuclei più numerosi, ma vengono confermati il taglio del cuneo, l'Irpef a tre aliquote e la riduzione del canone Rai, oltre alla detassazione dei premi di produttività e la maxideduzione per le nuove assunzioni. Colpite le plusvalenze da Bitcoin e le imprese attive sul web con un ampliamento della platea della digital tax. Arrivano poi, come da attese, i contributi di banche e assicurazioni.

Ecco in sintesi alcune delle misure sul fronte lavoro e sul fronte fiscale che compariranno nel testo del ddl di bilancio.

Famiglia, cambiano le detrazioni

 Per favorire la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari si potenziano i congedi parentali, all'80% non più per 2 ma per 3 mesi, si rafforza il bonus asili nido e si esclude l'assegno unico dal computo dell'Isee. Arriva il bonus nuovi nati da mille euro per chi ha un Isee sotto i 40.000 euro. Si rifinanzia il Fondo per le non autosufficienze, nonché la carta "Dedicata a te" con 500 milioni per gli acquisti dei beni alimentari per le famiglie più in difficoltà. Cambiano invece le detrazioni, con l'introduzione del cosiddetto quoziente familiare: più numerosi i componenti della famiglia e più basso il reddito, maggiori saranno gli spazi per le detrazioni fiscali.

Casa: ristrutturazioni al 50%, non si tocca il catasto

 Risorse arrivano per il Fondo di garanzia per la prima casa. E sempre (e solo) per la prima casa viene confermato anche il bonus ristrutturazioni al 50% che scende invece al 36% sulla seconda. Resta il bonus mobili e grandi elettrodomestici, sempre al 50%. Confermato infine anche il taglio da 90 a 70 euro del canone Rai. Nulla di nuovo arriva invece sulle rendite catastali, se non l'applicazione delle norme vigenti.

Pensioni, non si cambia

 Sono prorogati, per il 2025, tutti gli interventi di flessibilità esistenti, ovvero Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Confermato il livello delle pensioni minime. La rivalutazione sarà piena e si dirà addio alla sterilizzazione degli assegni più alti. Sono previste inoltre misure per favorire la permanenza al lavoro al raggiungimento dei requisiti di età per la pensione, con il potenziamento del bonus Maroni.

Irpef, cuneo, neoassunti, aiuti ai redditi bassi

 La Manovra prevede innanzitutto la stabilizzazione delle aliquote Irpef su tre scaglioni (al 23% per i redditi fino a 28.000 euro; al 35% da 28.000 a 50.000 euro; al 43% oltre i 50.000 euro). Riproposto anche il taglio del cuneo fiscale, ma con delle novità: fino a 20.000 euro rimarrà contributivo, poi diventerà fiscale con un decalage tra i 35.000 e 40.000 euro.

Prevista anche la proroga per tre anni della maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, del 20% elevato al 30% in caso di assunzione di soggetti ritenuti svantaggiati (si dovrebbero confermare i profili dell'anno scorso, ovvero ex detenuti, disabili, donne disoccupate con almeno due figli minori, donne vittime di violenza, giovani ammessi al programma Gol o ex beneficiari di reddito di cittadinanza). Ci sarà un effetto crescente negli anni che spingerà ad aumentare il numero di occupati. La misura ha funzionato e così il governo ha deciso di prorogare, stavolta per tre anni, la maxideduzione per le assunzioni a tempo indeterminato. Il principio è quello di "chi più assume meno paga": la proroga di tre anni vale cioè di anno in anno solo per le aziende che aumentano progressivamente il numero di occupati. Inoltre per le mamme lavoratrici con almeno due figli viene confermata la decontribuzione al 100% che viene estesa anche a quelle autonome.

Premi e fringe benifit per chi si sposta

 Per tre anni sono anche prorogati la tassazione agevolata per i redditi fino a 80mila euro dei premi di produttività fino a 3.000 euro, al 5% anziché al 10%, e per il welfare aziendale, con il tetto di esenzione fiscale dei fringe benefit che sale da 258 euro a 1.000 per tutti e a 2.000 per chi ha figli. Sui fringe benefit si agisce anche per un primo assaggio del piano casa richiesto da Confindustria: gli importi saranno maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferirsi a oltre 100 chilometri da casa.

Sanità, nel 2025 2,3 miliardi in più

 La dinamica della spesa sanitaria, ha assicurato il governo, crescerà a un tasso superiore a quello fissato nel Psb per l'obiettivo di spesa netta, attraverso risorse in favore del personale e un incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale.

Imprese, da Zes a premi detassati

 A supporto delle imprese è rifinanziata la Nuova Sabatini e viene prorogato al 2025 il credito d'imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno. Confermati gli sgravi contributivi già in vigore per incentivare l'occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati. Sono inoltre prorogati per tre anni la detassazione dei premi di produttività (dal 10% al 5%) e per il welfare aziendale, con il tetto dei fringe benefit che sale a 1.000 per tutti e a 2.000 per chi ha figli.

P.A. e missioni

 In favore del pubblico impiego si stanziano risorse per il finanziamento del rinnovo dei contratti. In materia di sicurezza si rifinanziano le missioni di pace e le operazioni Strade e Stazioni sicure. Per la gestione delle emergenze, anche legate al rischio climatico, è istituito un Fondo per il finanziamento delle spese connesse agli interventi di ricostruzione.

Web Tax più larga

 In attesa del cosiddetto Pillar 2 della global minimum tax, sul quale manca ancora un accordo a livello internazionale, cambia la Web Tax italiana. Verranno eliminati i tetti di fatturato previsti dalla normativa attuale, ampliando così la platea degli interessati. Oggi a essere soggetti al pagamento della digital tax con aliquota al 3% sono le imprese che realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi di almeno 750 milioni di euro e che percepiscono un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore 5,5 milioni in Italia. Entrambi i tetti verranno eliminati.

Lotta all'evasione

 Le spese che imprese e professionisti intendono portare in deduzione (dal taxi alle spese di rappresentanza) dovranno essere state effettuate con il Pos o con un bonifico. Il Pos dovrà essere collegato al registratore di cassa per allineare quanto incassato e i dati trasmessi all'Agenzia delle Entrate. La bolla che accompagna le merci in dogana diventerà solo elettronica.

Entrate da giochi e bitcoin

 Le plusvalenze sulle critpovalute saranno tassate al 42% rispetto all'attuale 26%, arrivando ai livelli massimi in Europa e provocando probabilmente, secondo le voci critiche, una fuga di capitali. Tra le misure di entrata, la Manovra prorogherà inoltre per due anni le concessioni del gioco fisico, come bingo e macchinette, in scadenza il 31 dicembre. Si va inoltre verso la proroga della rideterminazione dei valori di acquisto di terreni e partecipazioni.

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