cosa prevede il testo

La risoluzione 1701 e le regole di ingaggio della missione Unifil

I compiti della missione militare Onu di interposizione, sono regolati in base al capitolo sesto della Carta delle Nazioni Unite. L'uso della forza è previsto solo per autodifesa o per difendere la popolazione civile

12 Ott 2024 - 16:04
 © Afp

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La Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu è stata approvata nell'agosto del 2006 durante l'allora round di guerra tra Hezbollah e Israele. Con questo documento sono state definite anche le regole d'ingaggio dei caschi blu dell'Onu. Dopo aver chiesto, prima di tutto, la cessazione delle ostilità tra le parti e il ritiro delle forze israeliane dal sud del Libano, la risoluzione prevedeva - e prevede ancora oggi - il dispiegamento dell'esercito regolare libanese e il rafforzamento della missione militare Onu di interposizione (Unifil).

Che cosa prevede la risoluzione

 Questa era stata creata già nel 1978 durante la prima invasione israeliana del sud del Libano. La risoluzione 1701 prevede ancora oggi il rafforzamento di Unifil per sostenere il governo libanese nel garantire la sicurezza e impedire il ritorno delle ostilità, il dispiegamento delle forze armate libanesi e il loro rafforzamento tramite la creazione di "model regiment". Tra gli obiettivi principali, il disarmo - da parte dell'esercito libanese ma non da parte di Unifil - di gruppi armati non statuali, come Hezbollah, per garantire che solo lo Stato libanese mantenga il monopolio delle armi. Infine, la necessità di garantire l'accesso umanitario e facilitare il ritorno degli sfollati a causa del conflitto.

Le regole di ingaggio

 Le regole di ingaggio di Unifil sono state decise in base al capitolo sesto della Carta dell'Onu ("risoluzione pacifica delle controversie") e non secondo il capitolo settimo, che autorizza invece l'uso della forza. I caschi blu dell'Onu non possono ingaggiare con la forza né i soldati Hezbollah né quelli di Israele. Fanno eccezione alcune circostanze. I caschi blu possono usare la forza per autodifesa o per difendere altri membri del personale Onu sotto attacco. L'autodifesa comprende anche la protezione dell'equipaggiamento e delle infrastrutture Onu. In situazioni in cui i civili sono sotto minaccia imminente di violenza, Unifil è autorizzata a intervenire e usare la forza per proteggere la popolazione civile, in linea con il mandato Onu e le capacità operative della missione. I caschi blu possono assistere l'esercito libanese nel garantire la sicurezza e stabilità nella loro area operativa, ma devono sempre operare sotto il coordinamento e la guida del comando dell'esercito di Beirut, rispettando la sovranità libanese.

L'uso della forza

 Inoltre, le regole d'ingaggio prevedono che l'uso della forza debba essere sempre proporzionale alla minaccia percepita e limitato al minimo necessario per ottenere l'effetto desiderato. L'obiettivo è sempre quello di evitare l'escalation del conflitto e minimizzare i danni collaterali. Le operazioni devono essere strettamente coordinate con le forze libanesi. Queste, di fatto, almeno fino a metà settembre scorso, sono sempre rimaste in stretto contatto con Hezbollah, tramite ufficiali di collegamento tra il Partito di Dio e l'intelligence militare libanese.

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