La norma "Salta-Fila" dovrebbe garantire visite ed esami entro le scadenze di legge, possibile fare controlli anche il sabato e la domenica: le novità
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Un Cup unico regionale di prenotazioni, visite il sabato e la domenica, incentivi ai sanitari impegnati nello smaltimento delle code per visite ed esami, sono solo alcune delle misure contenute nel decreto liste d'attesa approvato il 24 luglio alla Camera. Il testo prevede, tra l'altro, l'istituzione presso l'Agenas di una piattaforma nazionale per le liste d'attesa per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni.
Il decreto prevede la creazione di un Cup a livello regionale o infraregionale, che includa sia gli erogatori pubblici che i privati convenzionati con l’elenco di tutte le agende e dei posti disponibili per ogni singola prestazione sanitaria. Questo sistema centralizzato consentirà ai pazienti di prenotare, confermare o cancellare gli appuntamenti anche da remoto. Il Cup si occuperà di una vasta gamma di servizi, dalle prestazioni urgenti all'assistenza consultoriale, dai progetti di screening alla gestione della cronicità.
La cosiddetta norma "Salta-Fila" garantirebbe l'erogazione della prestazione entro i limiti di tempo fissati per legge. L'obiettivo è ridurre i ritardi aumentando la disponibilità di ambulatori e laboratori, estendendo gli orari di servizio e ricorrendo a strutture private per accelerare l'erogazione delle prestazioni. Se al momento della prenotazione non c'è posto per la visita o l'esame in ospedale entro le scadenze stabilite, l'Asl dovrà assicurare la prestazione in una struttura privata accreditata oppure dentro l'ospedale ricorrendo alla libera professione dei medici senza accreditare costi aggiuntivi al paziente che dovrà pagare solo il ticket.
Le strutture sanitarie possono estendere l'orario e prolungare le fasce orarie giornaliere per riuscire a fissare più appuntamenti. Sì quindi a visite e controlli il sabato e la domenica o di sera. L’apertura straordinaria è prevista anche per i centri di trasfusione per garantire l’autosufficienza del fabbisogno di sangue.
Per responsabilizzare i pazienti e ottimizzare l'uso delle risorse, chi non si presenta a una visita prenotata senza preavviso dovrà pagare un ticket, incentivando così la cancellazione tempestiva e liberando slot per altri pazienti.
Il decreto introduce una flat tax al 15% delle prestazioni orarie aggiuntive dei professionisti sanitari impegnati nella riduzione delle liste d'attesa. L’obiettivo è quello di incentivare il personale a fare gli straordinari perché economicamente più convenienti fissando un'imposta sostitutiva del 15%, al posto delle tradizionali aliquote marginali dell'Irpef, che possono arrivare fino al 43%.
Per facilitare l'assunzione di nuovo personale che riesca a far fronte alla crescente domanda di prestazioni, il decreto modifica il tetto di spesa per le assunzioni con un incrementato del limite, per il 2024, al 15% del Fondo sanitario regionale, mentre dal 2025 verrà completamente abolito.
L’Agenas, Agenzia per i servizi sanitari, ha il compito di gestire una piattaforma delle liste di attesa nazionale per migliorare l'accesso ai servizi sanitari per i cittadini e il personale medico. La piattaforma dovrebbe anche migliorare il monitoraggio e la misurazione delle prestazioni in lista di attesa su tutto il territorio italiano, sia per il sistema pubblico che per i privati. Sul sito dovrebbe essere possibile conoscere quali sono i tempi di attesa per prestazione, regione per regione.