Solo il 14% degli studenti è stato “graziato” dagli insegnanti. Tutti gli altri avranno compiti da portare a termine durante la sosta di Pasqua. Tanti, però, per consegnare gli esercizi al rientro ricorreranno a un “aiutino”, da Internet o dai compagni di classe
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Sono iniziate le vacanze di Pasqua dell’ennesimo anno scolastico vissuto a intermittenza, tra Dad e Ddi, ingressi scaglionati e gli esami di Stato (in forma meno “light” del previsto) che attendono gli studenti delle ultime classi delle medie e delle superiori a giugno. Finalmente, dunque, un’occasione per godersi un po’ di relax? Non proprio: stando a ciò che dicono i circa 1.500 alunni delle scuole secondarie intervistati da Skuola.net, quelle di Pasqua saranno vacanze che di riposante potrebbero aver ben poco. Vista la mole di compiti assegnati dagli insegnanti prima dello sciogliete le righe: per ben l’86% dei ragazzi, infatti, almeno una parte dei professori, se non tutti, hanno dato esercizi supplementari da completare in questi giorni di stop. Solo una piccola fetta, il 14%, potrà invece concentrarsi solamente su uova di cioccolato e scampagnate.
Troppi compiti per una settimana di vacanza
La stragrande maggioranza, quindi, avrà il fardello dei compiti da svolgere. Ma a peggiorare ulteriormente le cose c’è da valutare anche il loro “peso”, che per tantissimi alunni non sarà indifferente. Tra quanti hanno ricevuto questo poco gradito “regalo” da parte dei docenti, quasi la metà (46%) giudica infatti eccessiva la mole di lavoro assegnato, a cui va aggiunto un 26% che la considera “notevole” ma che, con un pizzico di ottimismo in più, pensa di riuscire a spalmarlo sulla settimana scarsa di vacanza, per poter completare senza troppi patemi la “mission impossible”. E’ andata decisamente meglio a circa un quarto di loro (23%), che non si sentono particolarmente gravati dalle cose da studiare. Anche se, va detto, appena il 5% pensa che i compiti assegnati siano obiettivamente “pochi”.
Si tenta di rispettare le consegne
Insomma, se pare che la pioggia meteorologica non bagnerà questo momento di festa, ci penserà quella scolastica, con precipitazioni sparse di compiti, a rovinare i pranzi di studenti e famiglie. Ciononostante, si può notare - almeno a parole - una esemplare forza di volontà da parte dei nostri ragazzi, la maggioranza dei quali afferma orgogliosamente che consegnerà tutti i compiti finiti al rientro in classe: così per 2 su 3. Meno convinto il 26%, deciso a completarne solo una parte. Complessivamente gli “svogliati” si riducono a una manciata: sono l’11% quelli che dicono che faranno poco o addirittura nulla.
L'aiutino è dietro l'angolo
Le apparenze però ingannano. Davanti a tale “onda anomala” di esercizi, infatti, i ragazzi si organizzano come possono. Così, solo 2 studenti su 5, ligi al dovere fino in fondo, giurano che faranno tutti i compiti contando solo sulle proprie forze. Uno su 5, invece, si farà aiutare dai “grandi”, soprattutto i genitori, che dovranno così condividere con i figli il flagello dei doveri scolastici. E poi ci sono tutti gli altri, quelli che candidamente ammettono che ricorreranno alla “sbirciatina”: per portare a termine le consegne, il 15% proverà a copiare da Internet, mentre per il 21% la fonte principale per il “copia & incolla” sarà il caro vecchio compagno di classe.
“Iniziano le vacanze di Pasqua e, nonostante la particolarità di questo anno, anche stavolta “pausa scolastica” è sinonimo di “compiti in più”. Ma spesso ci si dimentica che lo stop non dovrebbe essere l’occasione per recuperare in tempi brevi tutto ciò che non si è riusciti ad affrontare in classe, in una sterile rincorsa ai programmi. Va bene l’esercizio, purché finalizzato ad allenare e stimolare la mente degli studenti. Perché i ragazzi non si tirano indietro davanti ai compiti, ma quando la mole è eccessiva cercano soluzioni che, alla fine, rendono inutile tanto accanimento. Meglio allora pochi compiti capaci di catturare l’interesse e la creatività degli studenti, piuttosto che un sovraccarico di esercizi che, alla fine, saranno copiati”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.