I professori dell’istituto magistrale 'Regina Margherita' di Torino, ieri mattina hanno protestato contro la legge regionale che impone l’alcol test ai docenti, con una colazione fuori dalla scuola ricca di bollicine
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Più di un mese fa si era parlato dell'entrata in vigore di una legge regionale in Piemonte, in applicazione di una norma nazionale, che prevede dei controlli medici con tanto di alcol test per i docenti delle scuole. Erano stati alcuni insegnanti di Mondovì i primi a vedersi recapitare dal preside della scuola un avviso che chiedeva loro di presentarsi in un tale ambulatorio in una data fissata per effettuare le visite di controllo sull'uso di alcol e stupefacenti. A più di un mese da quella circostanza, il portale Skuola.net segnala che i prof dell'Istituto magistrale "Regina Margherita" di Torino hanno deciso di dare una voce ironica alla loro protesta contro un tal provvedimento e così ieri si sono radunati fuori dal portone della scuola per una colazione speciale.
UN BRINDISI CONTRO L'ALCOL TEST - L'avevano annunciato e l'hanno fatto. I docenti del "Regina Margherita" ieri mattina, intorno alle 10, hanno allestito di fronte all'ingresso della scuola un piccolo buffet provvisto di dolci, salumi, formaggi, e vari tipi di pane. Ma il vero protagonista della colazione dei prof è stato lo spumante. Così i prof sollevando i calici al cielo hanno brindato contro quella legge che considerano offensiva nei loro confronti, ma soprattutto assurda in virtù della mancanza di risorse in cui versa la scuola.
I PROF SCELGONO LA STRADA DELLA PROTESTA - I professori del Regina Margherita avrebbero potuto semplicemente rifiutare di sottoporsi ai controlli, come è loro diritto fare, ma questa decisione sarebbe costata delle sanzioni alla scuola, oltre che dei provvedimenti contro gli stessi. Per questo hanno optato per la strada dell'ironica protesta: "Potevamo rifiutare l'obbligo di legge della visita, ma abbiamo scelto la strada della feroce ironia".
NO ALLO SPRECO DI DENARO - D'altra parte la loro manifestazione di disappunto ha ricevuto piena solidarietà da parte della preside della scuola, soprattutto in considerazione dello spreco di denaro e risorse che un provvedimento come quello delle visite e dei controlli dell'alcol ai prof impone. L'alcol test al "Regina Margherita" che conta 140 insegnanti costerebbe, secondo quanto dichiarato dal dirigente scolastico, ben 4000 euro. Una cifra spropositata che potrebbe, invece, essere utilizzata per risanare le condizioni assai precarie dell'istituto. La norma regionale invece “sposta risorse pubbliche destinate alla scuola nelle casse dei medici privati”, hanno dichiarato i docenti. Ora c'è da aspettarsi che la reazione contro tale legge diventi sempre più viva da parte di una classe di lavoratori frustrata dalla precarietà e dai continui tagli. Che forse tra le priorità della scuola in questo momento, l'alcoltest ai prof non rientri affatto, sorge spontaneo il dubbio. Ma la legge è pur sempre la legge. Tuttavia, che la soluzione resti quella di controlli mirati a casi evidentemente a rischio, e non dispendiose visite di massa?