Al liceo classico Berchet di Milano parte la sperimentazione delle 'correzioni trasversali'I compiti degli studenti di ogni classe saranno valutati da docenti di altre sezioni
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Al liceo Berchet di Milano i compiti in classe saranno corretti da insegnanti di altre classi. Lo scopo della sperimentazione è quello di far morire una volta per tutte le polemiche che vedono protagonisti alcuni insegnanti accusati di utilizzare voti troppo bassi e di non effettuare valutazioni oggettive. Il Preside del liceo classico in questione aveva già tentato, senza successo, di rivoluzionare il sistema scolastico con la proposta di abolire i voti troppo bassi, spesso umilianti per gli adolescenti. Peccato che non tutti gli insegnanti abbiano accolto tali iniziative positivamente.
VIA ALLE CORREZIONI TRASVERSALI
Diversa la sorte del piano delle “correzioni trasversali”, approvato e avviato nello stesso liceo in questi giorni. Il Preside del liceo milanese mostra di essere chiaramente intenzionato al raggiungimento di una giustizia scolastica. Secondo questo nuovo metodo valutativo, i compiti in classe degli studenti verranno corretti da professori che insegnano in sezioni diverse. Si tratta di una riforma volta a garantire una maggiore oggettività del professore nella fase della valutazione delle prove scritte. Ma questo non è l'unico scopo. Infatti, con questa iniziativa si vogliono evitare anche disguidi di ogni tipo e le polemiche di genitori che, all’appuntamento con i professori, lamentano antipatie e manie di persecuzione contro i propri figli. Inoltre per gli studenti, questa sarebbe un’ottima occasione per dimostrare il proprio valore senza remore o timori, sapendo di essere giudicati da una persona che non li conosce e che non si lascerà condizionare da valutazioni di tipo personale.
LE POLEMICHE DEGLI INSEGNANTI
Come ogni cambiamento, anche questo ha suscitato diverse polemiche soprattutto tra i docenti affezionati al metodo tradizionale. Infatti, questo nuovo regolamento mette alla prova anche i professori. Non è in corso una delegittimazione del loro ruolo e delle loro mansioni, ma semplicemente un tentativo di migliorare la qualità delle valutazioni, evitando qualsiasi interferenza tra la sfera dell’emotività e quella dell'oggettività legata alla professione.
PRESERVARE L’ANIMA DELLA SCUOLA
Nella direzione della realizzazione di un sistema scolastico più oggettivo si colloca anche l’introduzione nelle scuole di test e verifiche a domanda multipla che prevedono un’unica risposta corretta e non la possibilità si spiegare o motivare una molteplicità di opzioni. La riforma delle “correzioni trasversali” sembrerebbe proprio un un passo in più verso il traguardo dell’imparzialità. Certo, occorrono dei sacrifici in questo senso per non rischiare di smarrire il significato fondamentale della scuola come ambiente di formazione e maturazione di ogni persona.