In periodi di esami le biblioteche universitarie si riempiono di ogni tipo di studente. Ecco quali farsi amici e quali è meglio tenere a distanza.
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È incalcolabile la quantità di persone che, in corrispondenza della settimana finale prima della sessione di esami, occupa stabilmente le scrivanie della biblioteca, affrontando la rincorsa al posto migliore. A tutte le ore del giorno e della notte potresti trovare le sale della biblioteca sovraffollate, colme di studenti disperatamente impegnati a memorizzare pagine e pagine di libri. Non esiste luogo migliore della biblioteca per capire e conoscere meglio i giovani universitari. Vediamo insieme i principali.
LO SGOBBONE, QUANDO SPAZIO E STUDIO COMBACIANO
Detto anche secchione o studio - dipendente. In coincidenza degli ultimi giorni di studio prima dell’esame, la biblioteca diventa realmente un territorio off - limits in cui è raro trovare un posto libero in cui accamparsi. Gli sgobboni sono quelli che generalmente occupano uno spazio molto più vasto di quello che gli spetterebbe. Si impadroniscono di intere tavolate sparpagliando libri, quaderni, fogli di appunti, blocchi, fascicoli, dispense, pc portatile, cellulare (rigorosamente silenzioso), ed eventualmente merendine non lasciando spazio per niente e nessuno. Questa è la tipologia che non conosce il concetto di condivisione oppure che ha serie difficoltà a gestire i propri spazi.
IL GRUPPO DI STUDIO: TENERSI ALLA LARGA
Come delle persone in protesta, i ragazzi che formano un gruppo di studio hanno degli obiettivi importanti anche se non proprio chiari e definiti. Le loro intenzioni sono ad ogni modo buone. Peccato che nella maggior parte dei casi non riescano a portare a compimento niente di ciò che si erano prefissati. Spendono il tempo a divertirsi. Invece di scrivere equazioni e schemi, finiscono spesso con il giocare a fiori frutti e città o all’impiccato. Per non parlare della confusione che riescono a generare tenendo gli altri frequentanti del posto ben alla larga.
IL FANNULLONE, OSSIA “NON FARE OGGI QUELLO CHE PUOI RIMANDARE A DOMANI”
Blocco alla mano, scrive il suo nome in copertina, la data in alto al primo foglio ed il titolo dell’argomento da affrontare. E questo è già abbastanza per poter dire di aver bisogno di fare un primo break dallo studio, o meglio un break dall’inizio dello studio. Ë il momento di collegarsi a Facebook, uscire per un caffè, due chiacchiere con alcune compagne di corso. Solo dopo questa pausa può rimettersi a studiare se non fosse che, dopo aver scritto un altro paio di frasi e aver letto le prime sei pagine, arriva per il pigro di turno l’esigenza di un secondo break. Nelle ore restanti si potrà notare che il segnalibro non si sposterà né in avanti né indietro. Meglio rinviare lo studio ad una giornata migliore.
MAMMA CHE STRESS!
Si lamenta continuamente del fatto che non ce la fa più manifestando con chiarezza a chi gli sta intorno l’insofferenza che lo tormenta. È possibile intercettare nel caotico clima da biblioteca affollata i suoi sospiri e i suoi grugniti di frustrazione. Per lui un esame da 6 crediti ne vale almeno il doppio. Prova a simpatizzare, ma non sederti troppo vicino a questo tipo di persona: lo stress è contagioso.
IL DORMIGLIONE, DOLCE SOGNAR…
Non sono pochi gli studenti che hanno l’abitudine di sonnecchiare con la testa immersa tra le pagine dei libri per stanchezza, per pigrizia o perché l’odore della carta ha per loro un effetto soporifero. Il silenzio della biblioteca, inoltre, non può che conciliare il sonno molto più del rumoroso clima da casa invasa da coinquilini festaioli. Attenti a non svegliare i dormiglioni, potrebbero innervosirsi.
IL TOPO DA BIBLIOTECA
È uno studente modello. Sa perfettamente come orientarsi tra gli scaffali, conoscendo a memoria la disposizione dei libri e i titoli di qualsiasi manuale dalla A alla Z, avendoli letti e riletti una miriade di volte. La biblioteca è il suo mondo. La dimestichezza con cui riesce repentinamente a reperire il materiale necessario è veramente invidiabile. Il topo da biblioteca, in questo senso, è utilissimo quando non si riesce a trovare un testo o quando si vorrebbe conoscere il contenuto di un libro risparmiandosi il tempo della lettura della recensione.