Digitalizzazione della scuola, connessione alla Rete, alternanza scuola-lavoro: il team consultivo messo insieme da Napolitano trova l’appoggio degli studenti.
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Connessa, alla Rete e al mondo del lavoro. Queste le parola chiave per la scuola che verrà secondo gli oltre 2000 studenti che hanno partecipando alla ricerca online “La scuola del futuro” promossa da Skuola.net (http://www.skuola.net/promo/scuola-futuro/), con lo scopo di comprendere le esigenze dei giovani protagonisti e fruitori dell’Istruzione. Sorprendentemente, questa lista di priorità coincide con alcuni degli interventi proposti nella Relazione del Gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea.
I SAGGI PROPONGONO, GLI STUDENTI APPROVANO
I saggi individuano sostanzialmente cinque aree di intervento: digitalizzazione e connessione alla rete, alternanza scuola-lavoro, provvedimenti per la riduzione dell’abbandono scolastico, potenziamento fondi per il diritto allo studio, promozione di sani stili di vita a scuola. Questa “playlist” ha delle straordinarie somiglianze con la lista dei desideri espressa da circa 2000 studenti di medie e superiori che hanno partecipato alla ricerca promossa da Skuola.net. Infatti le quattro priorità degli studenti italiani per la scuola del futuro sono, in ordine di preferenze:
1. Digitalizzazione della scuola (37%): una didattica che contempli l’utilizzo delle nuove tecnologie con un uso congiunto di tablet ed eBook come strumenti di apprendimento, coadiuvati da una connessione ad internet. 9 studenti su 10 dalla digitalizzazione della scuola si aspettano lezioni meno noiose e l’apprendimento di tecnologie sempre più richieste dal mondo del lavoro.
2. Alternanza scuola lavoro in tutti gli indirizzi (24%): un percorso formativo che preveda non solo didattica in classe ma anche lezioni di vita sul lavoro attraverso stage in azienda per comprendere meglio il funzionamento del mondo del lavoro, non soli ai tecnici e ai professionali, ma anche ai licei, come del resto avviene in un sistema di eccellenza come quello finlandese. Per il 38% sarebbe utile a capire come funziona il mondo del lavoro, per il 29% aiuterebbe a fare curriculum e quasi altrettanti lo ritengono uno strumento per orientarsi meglio verso la scelta della professione o del percorso di studi futuro.
3. Edilizia scolastica (19%): solo una scuola su quattro è stata costruita dopo il 1980, stando all’anagrafe del Miur, il 44% tra il 1960 e il 1980, il 4% addirittura prima del 1900. Per stare al passo con i tempi e anche con i requisiti di sicurezza e con le nuove esigenze didattiche, bisogna pensare a scuole più sicure e attrezzate.
4. Scuola come centro di aggregazione (15%): in una società che sta cambiando, la scuola secondo gli studenti deve diventare anche un centro di aggregazione, aperto anche di pomeriggio, dove svolgere attività ricreative, extra-scolastiche e sportive.
PROGRAMMI ELETTORALI NO, SAGGI SI
Insomma, sembra evidente che se nel programma elettorale dei principali schieramenti politici alcune delle priorità indicate dagli studenti non erano presenti, nelle proposte dei saggi si trova una maggiore rispondenza a quelle che sono le aspettative degli studenti. A questo punto bisogna solo augurarsi, in particolar modo per i ragazzi, che quelle dei saggi non restino solo proposte, ma che trovino anche un’attuazione nel breve periodo.