esperimento riuscito

Tesina di Maturità “stratosferica”: spedisce sonda nello spazio e fotografa la terra

Ispirato dall’impresa di Felix Baumgartner, un 19enne di Brescia ha preparato un esperimento spaziale come tesina di Maturità: un pallone sonda che ha fotografato la terra da 30.112 metri di altezza.

01 Lug 2013 - 15:55
 © Dal Web

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Basta con le solite tesine, deve aver pensato Emanuele Balduzzi, 19 anni e una maturità scientifica appena conseguita. Infatti per il suo esame di Maturità ha deciso di avventurarsi in un’impresa aerospaziale di alto profilo: costruire e lanciare un pallone sonda col quale raggiungere la stratosfera per provare l’ebbrezza di fotografare la Terra da lassù. Il tutto senza aiuto se non quello della Rete, attingendo a piene mani dai video tutorial presenti sul web.

L'idea originale - L’idea di realizzare un progetto così originale per la sua maturità è maturata dopo aver assistito all’impresa di Felix Baumgartner in tv. Da quel momento si convince di voler realizzare, nel suo piccolo, un’impresa del genere mandando un pallone nello spazio per filmare la Terra da 30mila metri di altezza. Ma se tutto nella mente dello studente diventa sempre più chiaro col passare del tempo, lo stesso non si può dire dei suoi insegnanti che inizialmente non capiscono bene cosa voglia fare Emanuele e, addirittura, alcuni nemmeno credono che ce la possa fare.

Un anno di lavoro - Ma Emanuele lavora duro per circa un anno e completamente da solo: si informa su come realizzare il progetto, si assicura che non ci siano pericoli per nessuno, chiede i permessi necessari per il volo, lasciando stupiti quegli insegnanti che inizialmente non avevano creduto che ce la potesse fare.

Tempo, fatica e denaro - Il lavoro non è costato solamente la fatica e l’impegno del 19enne, ma anche molto del suo denaro. Infatti, per il suo esperimento da tesina il ragazzo ha acquistato sul web un pallone meteorologico, una bombola di elio, una telecamera con sensore Gps integrato spendendo complessivamente circa 1200 euro. Dopo l’acquisto dei materiali, Emanuele ha inserito il tutto in una borsa termica isolandola con polietilene per resistere alle basse temperature della tropopausa. Quando tutto era pronto per il decollo, ha contattato l'aeronautica militare e quella civile per ottenere i permessi di lancio, avvenuto poi esattamente alle 9:58 del 29 marzo da Marone (Brescia), sul Lago d'Iseo. Raggiunti i 30mila metri di altezza il pallone è scoppiato precipitando a circa 250 km dal luogo del lancio e dove Emanuele si è recato per recuperare i resti del suo esperimento.

Tutto inutile? - Servirà questa tesina a prendere 100? Purtroppo no, visto che il punteggio degli scritti non è stato all’altezza di una promozione col massimo. Tuttavia un buon voto è alla portata, visti i 38 punti allo scritto e un colloquio orale che sicuramente avrà entusiasmato i docenti vista la portata dell’impresa. Ora Emanuele è in attesa del voto finale, ma continua ad avere le idee ben chiare sul suo futuro. A breve si iscriverà alla facoltà di fisica e già ha intenzione di ripetere l’esperimento in maniera più approfondita, stavolta facendosi aiutare economicamente da alcuni sponsor che già si sono fatti avanti chiedendo di poterlo sostenere.

Infine una curiosità: l’impresa ha avuto un protettore d’eccezione, nella persona di Papa Francesco. Il giovane Emanuele ha infatti inserito nel pallone sonda una foto del Papa. Il quale ha dato la sua “benedizione”, visto che la sonda è atterrata proprio in Via San Francesco.

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