Quaranta milioni di fondi (110 euro a classe) erogati nel 2012 per avere un pc in ogni classe
© Dal Web
Il registro elettronico non sarà obbligatorio nemmeno per il prossimo anno scolastico. Lo ha confermato Viale Trastevere al portale specializzato Skuola.net. Tuttavia le scuole sono caldamente invitate a procedere col processo di dematerializzazione, per mettere in atto il quale sono stati messi a disposizione nel dicembre 2012 circa 40 milioni di euro (una media di 111,15 euro a classe). Come ha precisato il Sottosegretario Toccafondi il 7 agosto scorso, rispondendo aa un’interrogazione parlamentare della senatrice Elena Ferrara, il decreto legge 95/2012 prevede una serie di misure per la dematerializzazione dell’amministrazione scolastica a partire dall’anno scolastico 2012-2013, senza tuttavia stabilire in termini perentori la loro messa a regime.
Tuttavia a Settembre 2012 il Ministero della Pubblica Istruzione annunciava un piano ambizioso: “Segreterie scolastiche libere dalla carta. Un computer in ogni classe di medie e superiori”, dichiarando che “Grazie ad un finanziamento complessivo di 24 milioni di euro da quest’anno tutte le 34.558 classi delle scuole medie e le 62.600 classi delle scuole superiori potranno contare su un computer da utilizzare nelle lezioni quotidiane.” Insomma sembrava l’annuncio di una morte improvvisa per il tradizionale e tanto temuto (dagli studenti) registro di carta, a favore di sistemi più evoluti. Purtroppo questo progetto ambizioso e impegnativo non ha avuto piena applicazione. Il pc in ogni classe non è arrivato, come dimostra ad esempio la recente vicenda del Mamiami, costretto ad elemosinare pc dai privati, o le tante storie raccontate dagli insegnati, che in alcune scuole, si sono arrangiati trascrivendo le assenze su un quaderno in classe e successivamente facendo la fila per inserirle nei pochi pc disponibili nell’aula computer. Vale la pena tuttavia ricordare che invece, l’altra novità annunciata a inizio anno dal Miur, ovvero l’avvento delle iscrizioni online, è stata messa in atto tutto sommato senza grossi intoppi.
40 milioni per i computer - Skuola.net ha quindi chiesto a Viale Trastevere di spiegare cosa è successo negli ultimi 365 giorni. Con una trasparenza degna di nota, ci hanno mostrato documenti che dimostrano l’erogazione di un finanziamento anche superiore ai 24 milioni promessi. Si tratta di circa 40.876.135 euro a disposti a dicembre 2012, pari a 111,15 euro a classe in media. Che sembrano oggettivamente pochi per poter acquistare un pc da destinare all’uso in ogni classe. Ne è consapevole lo stesso Toccafondi, che ricorda che queste risorse, insieme a quelle già erogate normalmente e unitamente all’intervento degli enti locali, costituiscono comunque un primo significativo supporto.
Problemi ad erogare i fondi - Insomma il gap accumulato nasce in parte dal ritardo con cui i fondi si sono resi effettivamente disponibili. A cui si potrebbe aggiungere il mancato utilizzo dei fondi da parte delle scuole. In una lettera del gennaio 2013 indirizzata agli organi competenti del Miur, l’allora Capo Dipartimento Giovanni Biondi ricordava alle istituzione scolastiche di utilizzare questi fondi. Come spesso accade nel sistema scolastico: le somme vengono stanziate ma poi non utilizzate. E’ accaduto anche per l’edilizia scolastica, come ricordava il Ministro Carrozza al Parlamento il 6 Giugno Scorso, di 349 milioni stanziati nel 2010 sono stati erogati ad oggi solo 98 milioni.