L'istituto ristrutturato a tempo record dopo il rogo di quest'estate. Presente all'inaugurazione anche il ministro dell'Istruzione Carrozza. Gli studenti si interrogano: c'è bisogno di eventi così drammatici per sistemare le scuole in Italia?
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Inaugurazione dell’anno scolastico al Liceo Socrate di Roma, tristemente famoso per il rogo che questa estate ha devastato il primo piano della scuola rendendolo inagibile. A tempo di record, grazie all’impegno economico delle autorità ma anche degli studenti e di tutta la comunità scolastica, l’anno scolastico è iniziato regolarmente.
Sono presenti il Ministro Carrozza e il sindaco Marino per dare prestigio all’evento, oltre che il prefetto di Roma Pecoraro e il Governatore del Lazio Zingaretti. Le luci della ribalta sono chiaramente per il Ministro più in vista del momento, che prima invita gli studenti ad "essere ribelli e non accettare quanto viene proposto loro" e poi sul bonus Maturità abolito invita a far tacere le polemiche delle ultime ore. E Marino invece attacca sui test di medicina d’ingresso che “i quiz non sono il modo migliore per scegliere un medico”.
I RAGAZZI: “NON BISOGNA DARE FUOCO ALLA SCUOLA PER FARLA RISTRUTTURARE”
I veri protagonisti sono tuttavia gli studenti del Socrate. I quali sottolineano che la scuola dal 1971, anno dell’inaugurazione, non aveva subito ristrutturazioni e pertanto si trovava in condizioni di degrado, più volte denunciato in passato. Certamente non si aspettavano che un evento così drammatico cambiasse la situazione. Un ragazzo ricorda che "fa male sapere che la tua scuola è stata devastata da quattro compagni di scuola, che per quattro anni hanno condiviso con te lo stesso banco, gli stessi spazi". Una sua compagna sottolinea che noi siamo riusciti ad ottenere “quello che altri ragazzi stanno ancora aspettando, una scuola sicura e a norma. Speriamo che questo serva per dare impulso a un serio piano sull’edilizia a scuola”. E non hanno paura a ripetere questo appello di fronte al Ministro e alle altre autorità. Consapevoli che tra poche ore l'attenzione dei media, oggi presenti in massa, si sposteranno dal Socrate, gli studenti si sono appellati affinché le “autorità continuino l’impegno per migliorare le condizioni di tutti gli edifici in Italia così come è stato fatto col Socrate”.
IL MINISTRO: SIATE RIBELLI, NON ACCETTATE QUELLO CHE VI VIENE PROPOSTO
Il Ministro Carrozza nel suo discorso di agli studenti invita a non trascurare il problema dell'orientamento, ma fin dal primo giorno di scuola iniziare a pensare a cosa fare dopo le scuole superiore. Non arrivate ad Agosto ancora indecisi, è il commento del Ministro. Poi una battuta sul pacchetto scuola: sta diventando sempre più costoso per le famiglie mandare i figli a scuola tra trasporti, libri e corredo scolastico. Quindi il Ministero deve far sì che lo studio sia su una base l’accesso allo studio sia su base egualitaria. La nostra costituzione è basata infatti sul “principio che chi ha più mezzi aiuta chi ne ha di meno, magari a diventare ingegnere. Questo è il diritto allo studio”. Con un'enfasi alla Steve Jobs, la Carrozza invita gli studenti a “essere ribelli, non accettate quello che viene proposto, cambiatelo questo mondo”. Tuttavia poco dopo, di fronte alle telecamere, alle domande sul bonus Maturità risponde quanto già ribadito nelle scorso ore: gli studenti pensino a fare bene i test.
MARINO: “QUI C’ERA UNO SCENARIO DI GUERRA"
Emozionato il Sindaco di Roma Marino, tra i primi ad accorrere quel giorno. Lui stesso ricorda che quando è entrato qui oggi, aveva ancora nella mente le immagini di quel 13 Luglio. “Quando sono entrato nella prima aula ho sollevato da un mucchio di cenere un libro bruciato, immerso in un contesto di tizzoni ardenti e odoro di bruciato. Sembrava un paese in guerra”. Poi una parola sul test d’ingresso di Medicina: “I quiz non sono il metodo migliore per scegliere un medico. Per fare un buon medico, al di là di saper rispondere alle domande, mi fiderei di più di un medico che ha avuto un voto più basso in chimica ma magari che vive la una parola che oggi sembra quasi una parolaccia, come dice papa Francesco, solidarietà”. Un ricordo poi a quando lui andava al liceo: “in questo periodo fate le amicizie più importanti della vita. Ma soprattutto inizia a disegnare il proprio futuro. Buona scuola, buon anno, seguite sempre il vostro cuore”.