Le donne non si iscrivono a lauree scientifiche, eppure esempi eccellenti dimostrano che la scienza non è roba da soli uomini
Sono ancora poche le ragazze che scelgono gli studi scientifici. Per questo a breve partirà il progetto di orientamento che il Ministero dell’Istruzione ha in cantiere e che promuoverà i corsi di laurea in chimica, fisica, matematica e scienza dei materiali, contribuendo a cambiare l'atteggiamento futuro delle ragazze. Chissà se un domani i tanti aspiranti ingegneri e fisici alla Big Bang Theory finalmente vedranno le aule colorarsi di rosa. E' risaputo, infatti, che nel mondo universitario certe facoltà non sono equilibrate dal punto di vista del genere. Ma per i nerd di tutto il mondo ora si aprirà una nuova era, perché la tendenza sta per interrompersi: durante un convegno organizzato da "Valore D" al Museo della Scienza di Milano, grandi nomi della politica e della scienza hanno dichiarato l'obiettivo di spronare le ragazze ad abbracciare studi scientifici e a fornire nuove risorse tutte al femminile per il futuro in questi campi del sapere.
POCHE DONNE, POVERI INGEGNERI - Basta con le ore ed ore di studio a tu per tu con facce barbute e schiene ingobbite. Basta con i professori affetti da psicosi di ogni tipo con poche assistenti. Basta con i miraggi di ragazze favolose che entrano in aula e svaniscono dicendo "Scusate, questa non è la lezione di storia dell'arte?". Quante volte le biblioteche della facoltà di lettere, a grande presenza femminile, sono state invase da gruppi di ingegneri, matematici e fisici in cerca di una carezza? Infatti le ragazze laureate in Ingegneria sono cinque volte meno degli uomini: questo è quanto è emerso durante il convegno "Donne Scienza e Tecnologia un’opportunità per l’Italia", organizzato da "ValoreD" al Museo della Scienza di Milano. Ma da adesso tutto può cambiare: il ministero crede nella rinascita delle "quote rosa" nelle facoltà di fisica, matematica, ingegneria.
IL CONTRIBUTO FEMMINILE ALLA SCIENZA - Hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza e la ricercatrice Elena Cattaneo, neo-nominata senatrice a vita. Entrambe sono esempi illustri di donne di scienza che sono arrivate ad altissimi livelli, e Amalia Ercoli Finzi, la prima donna a laurearsi in ingegneria aerospaziale in Italia, che ancora oggi ha un ruolo di primo ordine nelle missioni spaziali internazionali, ha dichiarato che il paese ha bisogno di più donne scienziato, perché in questo momento hanno caratteristiche vincenti. Infatti le donne arricchiscono "il pensiero logico di sentimento e intuizione" e "ciò che fa migliorare l’innovazione è la capacità di vedere lontano".
DONNE DI SCIENZA - Forse non tutti sanno che anche Angela Merkel ha una laurea in fisica e che, da qualche parte nello spazio, l'astronauta Samantha Cristoforetti sta svolgendo la sua prima missione internazionale. Pochi sono consapevoli poi che il progetto della Fiat Punto è di un ingegnere donna, Cristina Siletto, che il presidente dell'Olivetti è Patrizia Grieco e che l'amministratore delegato di Yahoo!, Marissa Meyer, è stata anche la prima donna ingegnere di Google, a un anno dalla sua fondazione. E come dimenticare le figure di Margherita Hack e Rita Levi Montalcini, che non sono state solo grandi scienziati ma anche punti di riferimento per la cultura in Italia e nel mondo. Insomma, la scienza non è roba da soli uomini.