60mila dollari di danni

Canada, 12enne diventa un hacker in cambio di videogames

È stato ingaggiato dal collettivo "Anonymous". Il ragazzino ha provocato danni per 60mila dollari ad alcuni siti governativi

28 Ott 2013 - 14:44
 © Dal Web

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E’ possibile a soli dodici anni intrufolarsi nei siti governativi e della polizia di stato, individuare codici di sicurezza e rubare documenti? La risposta al quesito è affermativa e arriva direttamente da Montreal dove, come segna il portale Skuola.net, un giovane canadese è riuscito ad hackerare indirizzi on line arrivando a provocare 60mila dollari di danni. Ha solo dodici anni e per il momento resta nell’anonimato.

GIOVANI HACKER SI NASCE Il dodicenne canadese è riuscito ad attaccare l’indirizzo online della polizia di Montreal, quello del Quebec Institute Public Health e persino il sito del governo cileno. Un’impresa da titani si direbbe, ma per il giovane genio si è trattato di poche banali mosse, tanto da rivelarsi capace addirittura di modificare le pagine in questione e captare le falle di sicurezza dei siti tramite le quali generalmente avvengono i furti e le sottrazioni di documenti riservati. È il caso di dire che hacker si nasce, se a soli 12 anni si può condurre un’operazione tale con un ammontare di danni da capogiro.

PAGATO IN VIDEOGAMES Il piccolo genio ovviamente non ha fatto tutto da solo, spinto da chissà quali motivazioni politiche o impegnato in qualche lotta contro lo Stato. Pare, infatti, sia stato reclutato dal collettivo di hacker Anonymous. In cambio della mega operazione fuori legge, l’adolescente ha ricevuto videogames in quantità. Insomma, sono state le esigenze ludiche tipiche della sua età ad invogliarlo ad una missione dalle conseguenze improbabili.

LA STORIA SI RIPETE Ora il dodicenne, convocato già in udienza preliminare davanti al Giudice, dovrà affrontare le conseguenze della sua azione. Considerata la giovane età e la parziale inconsapevolezza della portata del gran pasticcio che stava commettendo, è probabile che non verrà condannato a pene severe. Tuttavia si tratta soltanto dell’ennesimo episodio di una saga destinata, forse, a non interrompersi. Infatti non è la prima volta che giovani hacker riescono a sabotare siti. In Gran Bretagna uno studente di ventidue anni aveva preso parte, ad esempio, a delle operazioni contro Paypal. E pare che anche in Italia ci siano giovani in grado di hackerare indirizzi online: uno sarebbe già stato arrestato in seguito all’accusa di aver attaccato siti per scopi di lucro.

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