COME STANNO MESSE LE NOSTRE CLASSI?

Banchi di scuola senza “graffiti”: utopia per nove studenti su dieci

Scarabocchi, appunti, messaggi d’amore: quasi il 90% degli alunni racconta di classi ricche di “spunti artistici”. Che spesso rimango lì per mesi, se non per anni, a futura memoria. Anche sotto il banco, però, c’è un mondo: oltre 8 studenti su 10 hanno ricevuto in eredità tracce del passato che resistono al tempo e allo sgrassatore, su tutto le gomme da masticare

20 Feb 2025 - 17:37
 © Skuola.net

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Scritte, disegni e…reperti storici: i banchi sono ancora la “tavolozza” preferita dagli studenti. Peccato che non parlano, altrimenti avrebbero storie incredibili da raccontare. Perché ancora oggi - in piena era digitale - sui banchi di scuola è possibile trovare i “segni” del passaggio di uno studente, che proprio su quel piano in legno ha dato sfogo a tutta la sua vena creativa e, talvolta, distruttiva. Secondo un sondaggio effettuato dal portale Skuola.net - che ha coinvolto 1.500 alunni di scuole medie e superiori - quasi 9 studenti su 10 sono circondati da banchi “arricchiti” in vario modo. E nel 70% dei casi l’artista è il protagonista stesso del sondaggio, che in 1 caso su 4 si definisce un disegnatore accanito.

Più nel dettaglio, il 49% dei ragazzi raggiunti dall’indagine rivela che praticamente tutte le postazioni sono imbrattate quotidianamente con frasi, appunti per interrogazioni e verifiche, messaggi d’amore, scarabocchi vari. Mentre il 39% dice che gli atti di “vandalismo creativo” sono da imputare solo a una minoranza della classe. Appena il 6% afferma che la propria classe ci tiene a mantenere pulita l’aula, visto che il restante 6% sostiene che il rispetto per gli arredi è dovuto alla paura di possibili conseguenze disciplinari, altrimenti è facile immaginare che il dato crescerebbe ulteriormente.

Possono passare mesi, se non anni, prima che la "creazione" venga rimossa

Graffiti contemporanei che, peraltro, possono avere una vita abbastanza lunga. È vero che in circa un quarto dei casi (23%) i “lavori” degli studenti vengono cancellati quotidianamente da chi fa le pulizie, senza margine di trattativa. Quasi sempre anche se ci si trova al cospetto di vere e proprie opere d’arte, cosa rara ma verificabile. Come racconta uno studente: “Una mia compagna un giorno aveva fatto un disegno stupendo di una ragazza anime. Ha scritto a lato di non cancellarlo (messaggio per le bidelle) ma il giorno dopo non c'era più”. E ce ne sono parecchi che riportano di storie simili.

Le cose, però, non vanno sempre così. Perché molti sostengono che le scritte, più o meno artistiche, possono resistere anche una settimana (27%), un mese (11%) se non un intero anno scolastico (14%). Per non parlare di quanti - ben 2 su 3 - affermano di aver trovato uno o più banchi già disegnati al primo ingresso in classe, lasciati in eredità dagli alunni che li avevano preceduti. Addirittura, una ragazza ha raccontato di aver trovato “una scritta incisa sul banco risalente all'anno scolastico 99/2000”.

Quando il banco diventa quasi un'opera d'arte

Lasciti che, inoltre, non di rado vengono accolti positivamente: “Alcuni avevano scritte molto belle - ha sottolineato uno degli studenti raggiunti dal sondaggio - magari versi di canzoni o poesie e frasi divertenti”. Perché in alcuni casi si tratta di vere e proprie opere d’arte: come aveva già rilevato qualche settimana fa il portale Skuola.net bandendo una sorta di contest creativo tra la sua community, non mancano ritratti e affreschi di indubbio valore tecnico che infatti non vengono rimossi. Di contro, sono censurati da più voci “insulti e disegni volgari”.
 

I migliori banchi creativi secondo Skuola.net

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Come in tutte le cose, però, c’è anche il rovescio della medaglia. E, il più delle volte, non si trova sopra ma sotto il banco. Dove più frequentemente - lo riporta l’85%, il 60% in modo consistente - i nuovi arrivati trovano un “ricordino” non gradito, che quasi sempre consiste nella classica gomma da masticare mummificata. Una pratica, questa, che in prospettiva potrebbe comunque attenuarsi. Visto che 7 intervistati su 10 dicono che nessuno nella propria classe ha questa abitudine e solamente 1 su 10 parla di una pratica diffusa.

È come se ci fossero due scuole

Alla fine, dunque, la situazione sul livello di imbrattamento è piuttosto variegata. E così, se da un lato il 43% degli interessati giudica buono lo stato di conservazione dei banchi della propria classe, il 33% utilizza banchi in prevalenza scritti.

La stessa polarizzazione avviene riguardo alle loro condizioni “strutturali”: solo l'11% degli studenti dice di avere banchi nuovi o quasi, mentre il 41% li descrive in condizioni accettabili. Di converso, un altro 41% indica segni di deterioramento abbastanza evidenti e un 7% denuncia banchi praticamente distrutti.

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