Il Rapporto Giovani 2016 mostra che quasi il 20% dei ragazzi ha assistito ad atti di prepotenza a scuola. Il 23,6% invece, segnala atti di discriminazione
Il 19,4% degli studenti italiani ha visto con i propri occhi scene di bullismo all'interno della propria scuola, mentre il 12,1% ha assistito al consumo di stupefacenti da parte di compagni o addirittura a episodi di spaccio di droga all’interno delle aree scolastiche. Sono questi i due numeri più allarmanti del focus dedicato alla scuola italiana fatto dal Rapporto Giovani 2016. Il dossier è realizzato dall’Istituto Toniolo di Milano con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo.
La percentuale di giovanissimi che ha assistito spesso allo spaccio o al consumo di sostanze stupefacenti sale se si prende in considerazione l’istruzione o la formazione professionale (16,2%) e le zone del Centro Italia (14,5%) o nel Nord-Ovest (14,4%). I reati connessi alla droga non sono gli unici a consumarsi all'interno degli edifici scolastici: il 7,4% degli studenti ha raccontato di avere assistito a furti.
I giovani però dichiarano anche, nel 10,3% dei casi, di aver assistito frequentemente ad atti di grave prepotenza da parte di docenti o dirigenti nei confronti degli alunni e solo il 52,4% dichiara di non avervi assistito mai. La percentuale delle donne che ha risposto «frequentemente» (11,0%) è in questo caso superiore a quella dei maschi (9,7%).
Più della grave prepotenza, però, secondo i giovani, è presente nella scuola la discriminazione. Il 23,6% dei giovani (il 25% delle femmine e il 22,1% dei maschi) ha dichiarato di aver assistito ad atti di discriminazione tra gli alunni; il 15,7% (il 16,6% delle femmine e il 14,8% dei maschi) inoltre, ha assistito con frequenza a comportamenti discriminatori da parte dei docenti e dei dirigenti.