Supplenti senza stipendio

Caos supplenze, mancano fondi e professori e le aule restano scoperte

Da settembre, uno studente su tre ha cambiato docente in almeno tre materie e quasi uno su due non ha avuto il prof in classe per settimane

17 Dic 2014 - 14:41
 © ansa

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Professori assenti e cattedre vuote. Le scuole sono in affanno con i fondi e i supplenti stentano ad arrivare. A rivelarlo è un sondaggio di Skuola.net, su un campione di 1500 studenti, a cui un ragazzo su due racconta di non aver avuto il supplente in classe per molto tempo: per settimane il 30%, addirittura per mesi il 18%. Ore di lezione inevitabilmente perse, ma che di fatto rientrano nel computo dei giorni di scuola.

E allora che cosa succede in aula quando c'è la cosiddetta ora di buco? Per uno studente su sei la classe viene affidata al docente di sostegno o al bidello mentre per ben quattro ragazzi su dieci “spesso si resta soli” senza alcun sostituto a vigilare.

MANCA IL PROF - Il 46% degli intervistati da Skuola.net dichiara infatti che nell'ora di buco “non si fa nulla” perché il supplente “ci lascia fare quello che vogliamo”, il 6% fa lezione con un prof di un'altra classe e un altro 6% si sposta in altre aule. Solo il 10% dichiara di far lezione con il supplente. Il rimanente 30% alza le mani e ammette: non si fa “Nulla, di solito non c'è neanche il supplente".

CATTEDRE BALLERINE – Il caos supplenze ha comunque diverse sfaccettature: se da un lato i ragazzi raccontano di ore di buco e lezioni che restano scoperte, dall'altro esiste anche il fenomeno del balletto dei docenti sulle supplenze più lunghe: quell'intramontabile rituale che soprattutto nei mesi iniziali dell'anno scolastico vede avvicendarsi diversi docenti in cattedra, in attesa del supplente “titolare” che resterà più a lungo. Oltre 6 ragazzi su 10, infatti, dall'inizio dell'anno scolastico hanno cambiato professori durante le lezioni, tra questi il 31% ne ha cambiati almeno 3. Troppo, in soli tre mesi di scuola. Per il 45% degli intervistati l'anno scolastico non è iniziato con tutte le carte e i docenti in regola: in una o più materie mancava il professore.

SUPPLENTI IN BOLLETTA – Le scuole dunque per pochi giorni di assenza non chiamano i supplenti e, quando lo fanno, non hanno i soldi per pagarli. Probabilmente è proprio questo il motivo di tante ore di buco. Accade così che circa 50mila docenti, chiamati per le "supplenze brevi" (si tratta di incarichi temporanei, non annuali) restino senza stipendio da mesi e, purtroppo, la busta paga di dicembre, in vista del natale, non avrà grosse sorprese. Il governo, solo venerdì scorso, ha varato il rifinanziamento del fondo per le supplenze brevi con 64,1 milioni di euro.

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