Per chi si iscrive alle superiori

Dieci dritte sul liceo scientifico che non sapevi

Si avvicina il via alle iscrizioni online alle superiori e molti ragazzi sono ancora indecisi: i consigli di Skuola.net

18 Gen 2016 - 17:43
 © ansa

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Si avvicina il momento delle iscrizioni online per le scuole superiori e anche quest'anno si prevede che il liceo scientifico sia la scelta preferita dalla maggioranza dei ragazzi. Ma c'è qualcosa che non si conosce o non viene detto su questo liceo? Ecco dunque le dieci dritte sveltate da Skuola.net.

#1. L'esame di Maturità ti farà paura
Matematica o Fisica in seconda prova saranno il tuo peggiore incubo. Ma ti consolerai pensando che un tempo era molto, molto peggio. Il liceo scientifico infatti fu creato dalla riforma Gentile nel 1923 e inizialmente durava quattro anni. L'esame finale prevedeva cinque prove scritte (italiano, latino, matematica, francese o inglese e disegno) e un colloquio orale di un'ora. Le domande non riguardavano soltanto il programma dell'ultimo anno, ma degli ultimi tre.

#2. Il Latino sarà la tua croce
Molti studenti dello scientifico hanno dichiarato guerra al Latino fin dai primi anni: sono quelli patiti per le materie scientifiche, ai quali la lingua antica proprio non va giù. Ma oggi i nuovi iscritti possono scamparla: oltre all'indirizzo tradizionale, c'è l'opzione Scienze applicate, che elimina il Latino per l'Informatica, e dall'anno scolastico 2012/2013 esiste anche il liceo scientifico a indirizzo sportivo. Scompare il Latino e meno ore di Filosofia e di Storia, a favore di tre materie: Diritto ed economia dello sport, Scienze motorie e sportive e Discipline sportive. Insomma, mens sana in corpore sano.

#3. Le materie umanistiche si studiano, eccome

Il liceo scientifico non vuol dire soltanto Matematica e Fisica, perché è pieno zeppo di materie umanistiche. Si studiano per tutti i cinque anni Latino e Storia dell'arte e nel triennio ci sono 3 ore di Filosofia a settimana. Platone e Dante hanno la meglio su Galileo e Newton.

#4. Al liceo scientifico si deve studiare, punto
Notoriamente il liceo, e in particolare quello scientifico, è quella scuola per la quale si pensa che studiare sia un incubo. Una leggenda vuole che all'esame di quinto abbiano domandato a un maturando di calcolare quanta aria avesse spostato al momento di sedersi sulla sedia. Niente di vero. In ogni caso, tu chiedi di rimanere in piedi.

#5. Consigliatissimo... ma perché?

Il liceo scientifico risulta essere la scuola più consigliata in assoluto. Dai genitori, dai nonni, da zii e cugini, e da chiunque voglia mettere il becco sulle tue decisioni. La motivazione è la stessa da decenni: il liceo scientifico ti apre tutte le porte. Quali e quante siano poi queste porte, nessun diplomato lo ha mai capito né calcolato.

#6. Equo scambio
Essendo la scuola più frequentata dai ragazzi, hai più possibilità di… ehm, arricchire i tuoi studi e le tue ricerche in Rete, trovando e condividendo la didattica con altri alunni.

#7. Caos e scienza vanno a braccetto

Andando al liceo scientifico potrai scoprire che alcune fra le invenzioni e scoperte più importanti dell'umanità avvennero per caso e giustificare così a tua madre il disordine della tua stanza raccontando che Fleming scoprì la penicillina perché era partito per le vacanze senza pulire il laboratorio.

#8. Il liceo scientifico può essere divertente... a volte

Soltanto il liceo scientifico ti dà la possibilità di provare a scuola gli effetti di una caramella Mentos inserita in un contenitore con dentro Coca Cola e portarla all'attenzione di insegnanti e compagni come esperimento nel laboratorio di Chimica.

#9. Sarai devoto a Santa Calcolatrice
Il miglior amico di chiunque frequenti il liceo scientifico non è il compagno di banco o il proprio cane, ma la sua calcolatrice. Un sondaggio di Skuola.net ha evidenziato come quasi 6 studenti su 10 la portino sempre nello zaino e 9 su 10 siano favorevoli al suo uso per svolgere gli esercizi di Matematica e Fisica.

#10. Quando finirà… ti mancherà
Sia che tu faccia il liceo scientifico o meno, la domanda che ti porrai alla fine dell'ultimo anno sarà sempre la stessa: e ora che faccio?

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