Si parte da quest'estate con una procedura semplificata e graduale. Si comincia con i docenti delle discipline tecnico-scientifiche, per assicurare 4mila cattedre in vista del back to school
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La mancanza di professori per le scuole è senza dubbio una problematica da non sottovalutare, per questo nel Decreto Sostegni-bis ci sarà un cospicuo pacchetto di risorse proprio per il mondo dell’istruzione. Infatti, oltre ai fondi previsti per le scuole paritarie, a quelli per l’avvio dell’anno scolastico e a quelli per il supporto psicologico, il Ministero dell’Istruzione sarebbe al lavoro per allestire delle procedure semplificate per il concorso ordinario docenti. Partendo dalla selezione per le materie STEM (tecnico-scientifiche), che dovrebbe far entrare all’interno degli istituti circa 4mila insegnanti già per l'avvio del prossimo anno scolastico. Ma questa sarebbe solo la prima fase del concorso ordinario, che successivamente proseguirà con le prove per le altre specializzazioni.
L'annuncio del sottosegretario Floridia
"La gradualità - sostiene Barbara Floridia, sottosegretario all'Istruzione - permette di concludere l'intera procedura entro il prossimo anno e consente di avere tutti i vincitori del concorso ordinario in cattedra a settembre 2022. Il decreto Sostegni-bis approvato stamattina dal Consiglio dei Ministri contiene finalmente l’avvio del concorso ordinario: sono oltre 500 mila i candidati che attendevano speranzosi questa importantissima notizia. La procedura partirà subito ma sarà graduale, si comincia infatti con i docenti di materie STEM, di cui c’è grande penuria, per poi proseguire di seguito con le altre figure”.
Si parte in estate
Già da quest'estate, quindi, ci saranno le prove per il concorso ordinario, in particolare per le 4mila cattedre destinate alle materie scientifiche, dove le cattedre scoperte sarebbero molte. Una scelta, quella di dare la precedenza ad alcune discipline, dettata dalla necessità di coprire una parte dei posti vacanti che attendono il rientro a scuola, per il quale si temono 200 mila supplenti, ma senza ricorrere a sanatorie o stabilizzazioni.
Come si svolgerà il concorso docenti
Secondo quanto prevede il Decreto Sostegni-bis all’articolo 59, comma 14 anticipato da Orizzonte Scuola e riportato da Skuola.net, "In via straordinaria, esclusivamente per le immissioni in ruolo relative all’anno scolastico 2021/2022 in ragione degli obiettivi perseguiti tramite il Piano Nazionale di ripresa e resilienza circa il rafforzamento delle materie scientifiche e tecnologiche e dell’elevato numero dei posti vacanti e disponibili, le procedure concorsuali ordinarie già bandite, di cui al decreto dipartimentale del 21 aprile 2020, n. 499, indicate nella seguente Tabella A, e per il numero di posti ivi previsto, si svolgono, anche in deroga alla normativa vigente, con le modalità di cui al comma 15"
Con i posti così divisi: 282 per Fisica, 1005 per Matematica, 815 per Matematica e Fisica, 903 per le scienze e tecnologie informatiche. Dal punto di vista operativo si tratterebbe di un'unica prova computer based con 50 quesiti: 40 per la singola classe di concorso, 5 di informatica e 5 di inglese, più la prova orale. A seguire, il concorso ordinario procederà con i docenti delle altre discipline, con nuove regole per sveltire il reclutamento.
Concorso ordinario ma procedure "semplificate"
L’articolo 59 del Decreto Sostegni Bis cambia inoltre le regole di svolgimento dei concorsi, al fine di "semplificare" le procedure. In particolare il comma 10 specifica che, per assicurare che i concorsi ordinari siano banditi con frequenza annuale, si prevede una unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese, valutata al massimo 100 punti e superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti. A seguire ci sarà una prova orale e la valutazione di titoli. Si procederà quindi alla formazione della graduatoria sulla base delle valutazioni nel limite dei posti messi a concorso.