L'EDIZIONE 2024 DI EDUSCOPIO

Scuole superiori, le classifiche dei migliori licei e istituti tecnici d'Italia

Per il classico a Milano torna in testa il Sacro Cuore mentre a Torino il Gioberti scalza il Cavour. L'istituto tecnico tecnologico Vallauri di Fossano (Cuneo) ha un indice occupazionale dei suoi diplomati fra i più alti in Italia (85%)

21 Nov 2024 - 12:30
 © ansa

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È online l'edizione 2024 di Eduscopio, la piattaforma digitale gratuita della Fondazione Agnelli, con dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado, che aiutano i ragazzi e le famiglie a capire quali istituti preparano meglio agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, città per città. Nella classifica delle scuole spicca il ritorno in testa, a Milano città, fra i classici del paritario Sacro Cuore, seguito immediatamente dallo storico Berchet, mentre a Torino il primo dei licei classici è il Gioberti, che dopo molti anni scalza il Cavour al vertice. L'istituto tecnico tecnologico Vallauri di Fossano (Cuneo) ha un indice occupazionale dei suoi diplomati fra i più alti in Italia (85%). 

Milano

 Se a Milano città fra i classici torna quest'anno in testa il paritario Sacro Cuore, seguito dal Berchet, non si registrano cambiamenti, invece, per i licei scientifici: sempre Volta, Da Vinci e Sacro Cuore sul podio. Ma anche l'hinterland ha da dire la sua, con scuole di grandissima qualità come i classici Quasimodo di Magenta e Casiraghi di Cinisello Balsamo, e il liceo scientifico Torno di Castano Primo. Per trovare gli istituti tecnici i cui diplomati trovano più facilmente lavoro bisogna muoversi verso est nelle province di Bergamo e Brescia, con il Rubini di Romano di Lombardia (84%), il Marzoli di Palazzolo sull'Oglio (79%) e il Castelli di Brescia (78%). 

Torino

 Il primo dei licei classici torinesi è il Gioberti, che dopo molti anni scalza il Cavour al vertice. Ma la già nota ottima qualità degli istituti della provincia si conferma ancora, con i classici Baldessano-Roccati di Carmagnola e Botta di Ivrea a precedere i licei del centro città. Fra i licei scientifici in città come in provincia eccelle l'Altiero Spinelli, insieme al paritario Agnelli e al Galileo Ferraris. Fra gli istituti tecnici tecnologici, va segnalato il Vallauri di Fossano, con un indice occupazionale dei suoi diplomati fra i più alti in Italia (85%).

Roma

 Nella Capitale i primi due licei classici si confermano il Visconti e il liceo Terenzio Mamiani. Al terzo posto c'è il liceo Torquato Tasso, che supera il Vittorio Emanuele II. Il Visconti e il Mamiani mantengono il primato anche quando la classifica si allarga agli istituti della provincia, mentre il Tasso viene superato dal Guglielmotti di Civitavecchia. Per i licei scientifici il Righi detiene il primato provinciale e comunale, seguito al secondo posto dal Vito Volterra di Ciampino e al terzo dal Cavour di Roma.

Napoli

 Nessuna novità di classifica tra i licei classici, dove il Convitto Vittorio Emanuele II di conferma in testa, seguito dallo Jacopo Sannazaro e dall'Umberto I, come nel 2023. Tra gli scientifici, invece, il Convitto Vittorio Emanuele II scala ben due posizioni mentre il Giuseppe Mercalli scivola al secondo posto. Terzo l'istituto Arturo Labriola. Per quanto riguarda gli istituti di Napoli e provincia, il Pitagora di Pozzuoli si posiziona al secondo posto scalando cinque posizioni rispetto al 2023. L'Alfred Nobel di Torre Del Greco è terzo tra i licei scientifici.

L'onda lunga del Covid

 L'edizione 2024 di Eduscopio mette in luce come l'onda lunga del Covid continui ad avere effetti negativi sugli studenti che hanno iniziato il loro percorso universitario nel 2021. Per i diplomati tecnici e professionali dello stesso anno che non hanno continuato gli studi, invece, è stato più facile inserirsi nel mondo del lavoro. Il loro tasso di occupazione sfiora il 35%, con una crescita di cinque punti rispetto ai diplomati del 2020.

L'analisi della Fondazione Agnelli si riferisce agli studenti che hanno superato la maturità nel giugno 2021, con un percorso scolastico pesantemente condizionato dalla pandemia per metà del quarto anno (primo lock-down) e per quasi tutto il quinto anno. Anche se è impossibile stabilire meccaniche relazioni causali - spiegano i ricercatori - non sorprende che anche questa coorte di diplomati, come quella del 2020 se non di più, abbia poi risentito dell'effetto Covid sui risultati al primo anno di università.

Se, infatti, anche in ragione della struttura semplificata dell'esame, il voto medio all'esame di maturità è cresciuto, ancora più che nel 2020, rispetto agli anni precedenti alla pandemia (83 nel 2021, era 77 nel 2019), segnali negativi si registrano al loro affacciarsi all'università. Peggiora la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno (quasi il 20%, mentre era intorno al 14% nel 2017 e 2018 prima della pandemia), così come peggiorano lievemente sia la percentuale di crediti universitari acquisiti rispetto al programma dell'anno sia la media dei voti agli esami.

Le scuole analizzate

 Per la nuova edizione di Eduscopio il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.347.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici in circa 8.150 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie. Le analisi e i confronti di Eduscopio si riferiscono a due compiti educativi fondamentali: la capacità dei licei, ma anche degli istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti a un successivo passaggio agli studi universitari e la capacità degli istituti tecnici e degli istituti professionali di preparare gli studenti a un positivo ingresso nel mondo del lavoro per quanti, dopo il diploma, non intendono andare all’università e vogliono subito trovare un impiego. In questa edizione di Eduscopio per la prima volta vengono analizzati separatamente dagli altri indirizzi del liceo scientifico gli esiti universitari dei diplomati dell’indirizzo scientifico-sportivo, che si sta diffondendo nelle scuole del Paese.

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