Ormai la Maturità 2022 si avvicina alla sua conclusione. Dopo le prove scritte, considerando anche i crediti scolastici, sono ancora parecchi gli studenti che puntano al voto massimo. Ma come si fa a prendere 100 e lode e quali sono i suoi vantaggi?
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La Maturità 2022, dopo aver generato molto rumore, sta volgendo al termine. Agli studenti resta da affrontare solo la prova orale, che qualcuno ha già sostenuto nei primi giorni di questa settimana. Gli scritti si sono rivelati più abbordabili del previsto, così parecchi ragazzi si siederanno di fronte alle commissioni in relativo relax, con un bel pezzo di diploma già in tasca. Ma ci sono anche molti maturandi che spingeranno sull’acceleratore fino all’ultimo. E non sono solo quelli che ancora non sono così certi di farcela a superare l’esame. Perché in tanti, visto anche l’andamento delle prove collettive, proveranno a puntare al risultato massimo: il “100 e lode”. Per prenderlo, però, bisogna soddisfare dei requisiti stringenti. Per questo, il portale Skuola.net ha riassunto come si deve fare per entrare nell’élite dei maturandi e perché potrebbe convenire crederci fino in fondo.
Come funziona l'attribuzione del punteggio finale della Maturità?
Quest'anno con la reintroduzione delle prove scritte, che si sono aggiunte al colloquio orale, è infatti nuovamente cambiata l'attribuzione del punteggio d’esame. A determinarlo concorreranno quattro fattori: i crediti accumulati durante l'ultimo triennio, il voto della prima prova scritta, il voto della seconda prova scritta e il voto del colloquio orale.
I crediti maturati nel corso del triennio avranno un valore massimo di 50 punti, la prima prova scritta inciderà fino a 15 punti, la seconda prova scritta fino a 10 punti, mentre il colloquio orale potrà avere un peso massimo di 25 punti. A questi, si potrebbero aggiungere 5 punti bonus, che potranno essere assegnati dalla Commissione d'esame ai candidati che sono stati ammessi all'Esame di Stato con almeno 40 crediti e che hanno poi totalizzato almeno 40 punti alle prove scritte e all’orale.
Come si prende “100 e lode” all’Esame di Stato?
Ma l’attribuzione della lode è tutta un’altra faccenda. Per averla, sarà necessario aver accumulato il massimo dei crediti durante il triennio e aver raggiunto il massimo punteggio in tutte e tre le prove d'esame, senza quindi dover usufruire dei 5 punti bonus per arrivare a 100/100. Tradotto: 50 punti di credito scolastico, 15 punti nel primo scritto, 10 punti nel secondo scritto, 25 punti all’orale. Non solo, ci dovrà anche essere una decisione, presa all’unanimità dalla commissione, favorevole all’assegnazione del “100 e lode”. In realtà, quest’anno, si potrà accedere al 100 e lode anche prendendo 99.5 punti: la rimodulazione dei punteggi d’esame alle prove scritte, per via della pandemia, ha permesso l’introduzione dei “mezzi punti”; poiché si arrotonderà per eccesso e non per difetto, potrebbe avere accesso al voto massimo anche chi non ha raggiunto esattamente il massimo in ogni prova d’esame.
Com'è cambiato negli anni il bonus Maturità e a quanto ammontava nel 2021?
Come anticipato, riuscire nell’impresa potrebbe avere dei vantaggi che vanno oltre la soddisfazione personale. Come vedremo, però, il condizionale è d’obbligo. Ai “lodevoli”, infatti, è riconosciuto anche un premio in denaro, introdotto dall’esame di Stato del 2007, per mano dell’allora ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni. Che, però, ha subìto una decisa svalutazione nel corso degli anni. All’inizio era addirittura di 1.000 euro, ma già nel 2010 scese a 600 euro, riducendosi ulteriormente nel 2014 e nel 2015 (attestandosi sui 450 euro). La spirale discendente è ripartita nel 2016, quando il bonus fu di 370 euro; nel 2017 fu tagliato a 340 euro, diventati poi 300 nel 2018 e 255 nel 2019. Fino ad arrivare alla somma, quasi irrisoria, del 2020 (95 euro) e del 2021 (90 euro).
Ciò è dovuto anche al fatto che, parallelamente alla riduzione del fondo, ogni anno gli studenti diventano sempre più bravi: se nel 2007 i "lodevoli" furono solamente lo 0,7% del totale, nel 2016 per la prima volta i maturandi più meritevoli superarono la quota dell’1%, con oltre 5.000 beneficiari del bonus. Successivamente, la curva è andata solamente verso l'alto sino al 2021, quando ben il 3,1% dei diplomati ha ottenuto la lode. In questo caso i beneficiari sono si sono praticamente triplicati rispetto a quanto registrato cinque anni prima: sono stati ben 15.353.
Quali sono le agevolazioni universitarie per gli studenti “lodevoli”?
Nonostante questo, però, prendere “cento” (volendo anche senza la lode) può tornare ancora utile. Soprattutto per chi vorrà iscriversi all’università. Visto che sempre più atenei, negli ultimi anni, prevedono sconti e agevolazioni all’immatricolazione legati al voto ottenuto alla Maturità. Tra queste, ad esempio, c'è La Sapienza di Roma che prevede una riduzione delle tasse per chi si matura con 95/100 in su; mentre a Roma Tre c'è l'esenzione per chi si diploma con 100 e una riduzione per chi prende 95. A Roma Tor Vergata, l’esonero per gli studenti diplomati con 100/100 è totale.
A Milano, invece, sia alla Statale che alla Cattolica, sono previste delle borse di studio regionali per gli studenti più meritevoli. Anche nelle Università di Udine e di Foggia c’è l’esonero totale per i diplomati con 100. In quella di Lecce, invece, è prevista un'esenzione non solo per il merito ma anche per il reddito. All'Università dell'Aquila, per gli studenti meritevoli diplomati con 100 è previsto uno sconto di 350 euro sulle tasse, cifra che si riduce al 25% dell’importo per chi ha una votazione a partire da 94/100.
L'esonero totale per il primo anno accademico è previsto anche dall'Università della Valle d'Aosta, ma solo per gli studenti che hanno conseguito un voto di maturità pari a 100/100, mentre alla Federico II di Napoli c'è uno sconto sulle tasse del 50% per chi si immatricola dopo essersi diplomato con “100 e lode”. Infine Pavia, dove vengono esonerati dal pagamento delle tasse gli studenti che si sono diplomati con 100. Ma l’elenco potrebbe essere più lungo, basta scandagliare i siti dei vari atenei prima dell’inizio del nuovo anno accademico per scoprilo.