Il 65% dei diplomati si iscrive all'università: ma se il tipo di studi influenza la scelta, fa la sua parte anche la condizione economica familiare. Sono i dati dell’ultima ricerca di AlmaDiploma
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Fare l'università? Roba da borghesi. A sostenerlo, sono i dati del'indagine di AlmaDiploma che ha riguardato ben 90 mila diplomati del 2013, 2011 e 2009 intervistati a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del diploma. E' il 65% dei diplomati a proseguire il proprio percorso di studi andando all'università, e dal loro profilo si può capire molto su di loro. Innanzitutto, vengono dal liceo, hanno voti alti e, soprattutto, sono di buona famiglia. Il dato pone forti interrogativi sullo stato del diritto allo studio nel nostro paese, come segnala Skuola.net.
VADO ALL'UNIVERSITA' SE...ME LO POSSO PERMETTERE - I dati mostrano che, per fare l'università, bisogna avere una buona base economica: fra i diplomati nel 2013 di buona famiglia è alta la probabilità che la scelta sia continuare gli studi, mentre cala nettamente la percentuale tra i ragazzi di origine più modesta (81% contro 50%). Il dato si riflette anche sul titolo di studio dei genitori, che nelle famiglie "bene" tende ad essere d livello più alto: l'86,5% dei diplomati provenienti da famiglie in cui almeno un genitore è laureato ha deciso infatti di iscriversi all'università. Come si legge sul rapporto AlmaDiploma sui diplomati 2014, "La scelta delle famiglie di supportare la prosecuzione degli studi è influenzata dalle difficoltà economiche e occupazionali vissute e, in molti casi, chi può fa proseguire gli studi rinviando l'ingresso nel mercato del lavoro". Questi dati fanno emergere le lacune delle misure per il diritto allo studio nel nostro paese: l'iscrizione all'università rimane un lusso per chi se lo può permettere.
VADO ALL'UNIVERSITA' SE...VENGO DAL LICEO E SONO BRAVO A SCUOLA - Non solo ricchi, ma anche bravi: questi sembrano essere i nostri universitari secondo quanto riporta AlmaDiploma. Continuano gli studi soprattutto i diplomati più brillanti: ben il 72% di loro si iscrivono all'università, contro il 56,5% di quelli con voto basso. Anche l'indirizzo di scuola superiore influenza questa scelta: il 92% dei diplomati al liceo studia o studia e lavora, contro il 50% dei diplomati al tecnico e il 18% circa dei diplomati al professionale.