A settant'anni dalla Dichiarazione Schuman, in cui per la prima volta si parlò di Europa unita, le istituzioni della UE mettono a confronto le nuove generazioni con i loro rappresentanti a Bruxelles. Un lungo dibattito online, ospitato dal portale Skuola.net, per celebrare l'Unione in uno dei momenti più delicati della sua storia
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Settant'anni: un anniversario importante vissuto, così come hanno fatto tantissime persone negli ultimi due mesi, senza festeggiamenti in pompa magna ma non per questo senza lo spirito di sempre. È quello che si appresta a celebrare l'Unione Europea, proprio in uno dei momenti più complessi della sua storia. Il 9 maggio del 1950, infatti, veniva pronunciata la cosiddetta 'Dichiarazione Schuman': il discorso con il quale l'allora ministro degli Esteri francese – considerato tra i padri fondatori della UE – 'codificò' per la prima volta il concetto di Europa unita (e che fu alla base della nascita della Comunità europea del carbone e dell'acciaio).
Dichiarazione Schuman, 70 anni e non sentirli
Un discorso quantomai attuale nonostante siano passati 70 anni. Emblematico uno dei suoi passaggi più citati: "L'Europa – si legge - non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Parole profetiche, specie in questo momento in cui la tenuta dell'Unione è messa a dura prova dalle sfide a cui la sta sottoponendo l'emergenza coronavirus.
Il futuro dell'Unione affidato ai ragazzi
Gran parte del suo destino è nelle mani delle nuove generazioni, quei ragazzi nati quando le frontiere erano già cadute e per questo abituati a vedere gli Stati membri con un tutt'uno. Ed è per questo che l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, il Dipartimento per le Politiche europee e il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione della “Festa dell'Europa 2020” hanno deciso di rivolgersi proprio a loro, mettendoli a confronto con i propri rappresentanti a Bruxelles, per farli entrare nel vivo dello spirito europeo.
Gli eurodeputati rispondono agli studenti
Un dibattito che, naturalmente, si è svolto 'a distanza' (come tutti gli eventi pubblici in questo periodo). Grazie alla collaborazione col portale Skuola.net, è stata organizzata una Live Chat dal titolo “Festa dell’Europa. Scuole d’Italia, percorsi d’Europa”; l'occasione per ripercorrere le tappe fondamentali che si sono succedute a partire da quel 9 maggio 1950, ma soprattutto per far dialogare i giovani con i deputati europei e fargli conoscere più da vicino il lavoro nelle istituzioni UE. A partecipare, collegati in streaming, centinaia di studenti da tutta Italia. Tra loro anche gli iscritti agli istituti scolastici che partecipano ai programmi “European Parliament Ambassador School - EPAS”, “Europa=Noi” e “A Scuola di OpenCoesione”.
La video-chat ha visto tra i protagonisti i deputati italiani al Parlamento europeo, che hanno risposto alle domande dei giovani spettatori, illustrando il proprio lavoro all'interno delle istituzioni. Tra loro Antonio Tajani, capo delegazione FI/PPE al Parlamento europeo, Presidente commissione per gli affari costituzionali e della Conferenza dei presidenti delle commissioni del Parlamento europeo; Brando Benifei, capo delegazione PD/SeD al Parlamento europeo; Nicola Danti capo delegazione Italia Viva/ Renew Europe al Parlamento europeo; Carlo Fidanza capo delegazione FdI/ECR al Parlamento europeo; Tiziana Beghin capo delegazione M5S al Parlamento europeo. Tra gli ospiti, gli artisti Stefano Fresi e Cristiana Polegri. A moderare l'evento la giornalista e conduttrice RAI Metis Di Meo e Daniele Grassucci, direttore e co-founder di Skuola.net.
“Festa dell’Europa. Scuole d’Italia, percorsi d’Europa”: la diretta