CURA DELLA CASA

Fuorisede disperati? "La casa di Mattia" spiega le regole per le pulizie “facili”

Prima o poi l’ingrato compito di organizzare le pulizie tocca a tutti. Ma con i giusti consigli perfino la persona più pigra può portare a termine le faccende domestiche. Parola di "clean influencer" Mattia Alessio

05 Apr 2024 - 16:42
Mattia Alessio  © Web

Mattia Alessio  © Web

Chi meglio stende meno stira. L’anticalcare si può preparare in casa, con ingredienti naturali. Non è vietato lavare in lavatrice la lana, ma alla giusta temperatura. Tra coinquilini? Parola d’ordine “collaborazione”, o è meglio cambiare aria. Sono solo alcuni dei consigli di Mattia Alessio, creator - sui social noto come “La Casa di Mattia” - che dispensa trucchi e suggerimenti utili sulle pulizie domestiche. Per questo il suo pubblico è costituito da una nutrita schiera di studenti fuorisede che, volenti o nolenti, devono fare i conti con detersivi e lavatrici oltre che con libri e matite. Il portale Skuola.net lo ha intervistato per capire i segreti del clean influencer.  
 

Qual è il tuo consiglio per organizzare le pulizie di casa?

“La pianificazione nelle pulizie è fondamentale per creare un metodo, come nello studio, ma non deve diventare un'ossessione. Io, ad esempio, dedico 30-45 minuti al giorno per pulire le zone delicate e più usate della casa come il bagno e la cucina, in modo tale da averle sempre ordinate e igienizzate. La mia routine settimanale consiste nel lavare la cucina la sera, e il bagno la mattina. Altre cose da pianificare sono le lavatrici e il cambio delle lenzuola (sempre lo stesso giorno della settimana), da lavare subito per non accumulare troppa roba nel cestone”.

Esiste un ordine di priorità delle stanze quando si fanno le pulizie? Quale?

“Si parte sempre da quelle più rognose, come bagno e cucina, per passare poi alla zona living e alla camera da letto. Per finire nelle zone di passaggio come corridoi, dispense e altri luoghi che viviamo solo ‘di passaggio’. L’importanza e la priorità che si dà alle stanze si riflette anche nella qualità finale della pulizia, quindi partiamo dalle cose che vogliamo davvero pulire con attenzione".

Arriviamo a uno dei tasti dolenti delle pulizie: il bucato. Consigli per non far restringere t-shirt e maglioni?

“Per le magliette, dobbiamo considerare il fatto che molti di noi utilizzano tessuti del fast fashion, che hanno una qualità del filato media e che può patire molto le eccessive temperature di lavaggio. Consiglio di trattare i capi con cicli di lavaggio per capi misti e sintetici a temperatura massima di 40 gradi. Se utilizziamo i detersivi liquidi o quelli pre dosati nelle caps, aggiungiamo sempre un misurino di candeggina delicata - non quella classica - per igienizzare ed eliminare macchie e cattivi odori. I maglioni in cotone vanno lavati separatamente con al massimo altri 3-4 capi, con ciclo delicato e a una temperatura di 30 gradi. Se sono in lana, invece, ci vuole un detersivo specifico per capi in lana e cachemire, un ciclo di lavaggio lana e una temperatura massima di 30 gradi, questo perché la lana subisce gli sbalzi termici e l’eccessivo sballottamento. Infine, non utilizzare l’asciugatrice ma asciugare in piano sullo stendino e centrifuga a massimo di 600-800 giri”.

Il compito di organizzare le pulizie di casa prima o poi tocca a tutti gli studenti fuorisede, sia che questi abitino da soli che con altri coinquilini. In questo ultimo caso, che consigli daresti per una ‘convivenza pacifica’?

“La convivenza pacifica è possibile se ognuno dei coinquilini tiene all’ambiente domestico condiviso. Mai lasciare la cucina sporca dopo averla usata, mai lasciare la lavatrice carica da stendere, mai lasciare roba in giro come se la casa fosse solo nostra, mai lasciare la spazzatura puzzolente o il cibo scaduto in frigorifero. Insomma, essere persone civili che devono sopravvivere alla compagnia forzata che però - se serena e condivisa nella gestione - può trasformarsi anche in un bel rapporto di amicizia e non in un incubo. Consiglio di suddividere i compiti che riguardano tutti mese per mese, come pulire i pavimenti, pulire e fare la manutenzione degli elettrodomestici. Una programmazione che, se effettuata a rotazione, aiuta anche a imparare qualcosa che nel futuro ci sarà di aiuto”.

Vorremmo sfatare (o confermare) un mito insieme a te: è vero che se si stendono bene i panni poi non è necessario stirarli?

“‘Chi meglio stende meno stira’, è vero, ma il capo stirato ha un altro ‘sapore’, anche se capisco che sia un lavoro noioso e dispendioso in termini di tempo ed energia. Quando si è coinquilini poi si fa sempre presto a puntare il dito su chi spende di più di energia, quindi meglio si stende il bucato e meno si dovrà stirare. Le camicie si stirano sempre invece, non c’è stenditura che tenga”.

Quali sono gli sbagli più comuni che si fanno nell’utilizzo degli elettrodomestici? C’è un modo di gestirli correttamente in termini di risparmio energetico?

“Ci sono delle accortezze da osservare quando si usano lavatrice e lavastoviglie. Le lavatrici di oggi consumano in base al carico inserito, poiché misurano la quantità di acqua utilizzata e adeguano la durata del lavaggio. In genere, 30/40 gradi per capi poco sporchi sono sufficienti, i 60 gradi vanno usati solo per lenzuola, asciugamani e roba della cucina. Vale la regola generale che un elettrodomestico usato a pieno carico sia la soluzione migliore, soprattutto per la lavastoviglie, che invece utilizza la medesima acqua ed energia, sia che sia piena che vuota".

Gli studenti però si sa tra studio e impegni vanno sempre di corsa: qualche consiglio per fare le pulizie in modo veloce e allo stesso tempo impeccabile?

“Il consiglio è quello di saper usare i prodotti per le pulizie. Se uso uno sgrassatore per pulire il bagno non riuscirò mai a togliere il calcare, viceversa se uso l’anticalcare per la cucina non riuscirò mai a togliere i residui di grasso. La conoscenza dei prodotti, i tempi eventuali di posa, le spugne o panni utilizzati sono tutti dei catalizzatori in termini di tempo. Un altro esempio nel bucato: se abbiamo una macchia, è più facile pretrattarla cinque minuti piuttosto che lanciare tutto dentro la lavatrice e sperare che venga pulito, per poi perdere tempo a tirare maledizioni perché la macchia non è andata via. Conoscenza è la parola chiave e gli studenti lo sanno bene”.

Visto anche il caro-vita, risparmiare qualche soldo non fa mai male: potresti farci qualche esempio di prodotto ‘fatto in casa’ e magari ecologico?

"Esistono due soluzioni per togliere il calcare e per pulire cucina e forno. La prima è a base di acido citrico, che è l’anticalcare ecologico per eccellenza. Il procedimento consiste nell’utilizzare uno spruzzino da 200 ml e riempirlo con 150 ml di acqua demineralizzata; 40 g di acido citrico e tre cucchiai da caffè di sapone per piatti. Dopodiché chiudiamo il contenitore, mescoliamo e avremo un ottimo prodotto per pulire i vetri della doccia dal calcare, il lavabo, e la rubinetteria. Al termine del procedimento sciacquare e asciugare. La seconda soluzione è a base di carbonato di sodio. Anche in questo caso occorre uno spruzzino da 200 ml. Questo andrà riempito con 150 ml di acqua; 50 g di carbonato di sodio e tre cucchiai da caffè di sapone per piatti. Chiudiamo e mescoliamo”

La vita dello studente fuorisede è anche fatto di condivisione: suggerimenti sulla gestione degli spazi comuni con i coinquilini?

“Ciascuno dei coinquilini deve tenere a mente che lo spazio comune è di tutti e di nessuno. Serve un certo rispetto per i luoghi della casa vissuti da tutti, per cui tenere pulito e ordinato è fondamentale, soprattutto per una convivenza pacifica”.

Cosa fare se capita il coinquilino “refrattario” alle faccende domestiche?

“Il coinquilino refrattario alle faccende domestiche deve farsene una ragione, la casa è un luogo di studio, relax, svago ma soprattutto di comfort. Se questo viene a mancare per una negligenza, va subito fatto notare e va risolto mettendo la persona di fronte allo stato dei fatti, discutendo in maniera pacata del problema e arrivando a una conclusione amichevole e collaborativa. Se il problema persiste, il ‘coinquilino zozzone’ va cambiato e lasciato nella sua poca educazione e rispetto verso il prossimo”.

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