Niente note sul registro o rimproveri: dovranno recuperare i minuti persi dopo la campanella
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La scuola è ricominciata, e si susseguono i decaloghi sul buon comportamento a scuola. In molte scuole vengono stilati veri e propri codici e non mancano provvedimenti "stravaganti" decisi dai dirigenti scolastici. A Bari, ad esempio, il preside del liceo scientifico Scacchi ha deciso di vietare il passaggio nei corridoi tra un'attività e un'altra e durante la ricreazione. A Rimini, invece, il preside dell'Istituto ‘Leonardo da Vinci-Belluzzi’ ha vietato jeans e maglie strappati. L’ultimo caso viene da una scuola di Genova, dove il dirigente scolastico di un istituto comprensivo ha organizzato un particolare "contrappasso" per gli alunni della scuola media che se la prendono comoda al mattino. Lo riporta Skuola.net.
No ai ritardi ingiustificati
"Oltre il sesto ritardo ingiustificato, gli allievi dovranno fermarsi a scuola per i minuti accumulati di ritardo, dopo il suono della campanella". Sì, tutto vero. Un po' come succede nel calcio quando si recupera il tempo perso per le intemperanze di gioco, anche a scuola si recupera il ritardo. Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Terralba, così come segnala l’edizione locale di La Repubblica, ha trovato il sostegno di tutto il corpo docente, che ha accettato di seguire i ragazzi anche oltre il consueto orario, non trovando altra soluzione.
Servizio mensa
Il problema dei ritardatari si pone anche alla ripresa delle lezioni dopo la pausa pranzo, tanto da spingere oltre il dirigente e stabilire che "chi rinuncia al pasto della mensa per sei volte, nell'arco dell'anno, sarà escluso dal servizio mensa". Una misura per contrastare un altro fenomeno diffuso tra gli allievi, quello di non iscriversi al servizio mensa e portare il panino da casa. Comunque, se i ritardi sono giustificati dalle famiglie o seppure sporadicamente si verificano "intoppi", le sanzioni non scatteranno.