Il sito Geetrips, specializzato nei viaggi d’istruzione, ha chiesto ai prof quali sono le mete ideali per portare gli studenti. La capitale tedesca prima tra le ‘estere’, la città toscana supera Roma. Barcellona scompare dalle classifiche, emerge Trieste
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Chi l’ha detto che le gite scolastiche sono sempre le stesse? Che le mete più gettonate sono quelle che, ormai da decenni, all’inizio della primavera vedono migliaia di studenti confondersi tra i turisti? Perché, anche nei viaggi d’istruzione, a volte le regole vengono stravolte. Basta osservare la classifica delle città preferite dagli insegnanti per portare i ragazzi in gita. Perché, alla fine, sono proprio i professori quelli che decidono la meta finale. Così, la graduatoria stilata dal sito specializzato Geetrips, potrebbe essere una fotografia reale di quelle che poi, in concreto, saranno le destinazioni prescelte. A riportarla il sito Skuola.net.
Viaggi d’istruzione: alle superiori si va all’estero, alle medie si rimane in Italia
Vecchie conoscenze ma anche grandi sorprese. Gli insegnanti dimostrano di essere molto attenti all’attualità. Perché è vero che ai vertici si confermano città quasi scontate. Ma è anche vero che mete altrettanto ovvie spariscono dai radar. Con alcuni dati di fondo: per i ragazzi delle superiori i docenti prediligono le capitali europee (il 55,6% è orientato verso un viaggio all’estero); per quelli delle medie si ripiega sulle città italiane (sarà la metà finale per l’81,4% di loro).
Le mete europee più amate dai prof? Berlino batte tutti. Scompare Barcellona
Ma dove andrà in scena, ad esempio, l’ultima gita prima della maturità? Molto probabilmente a Berlino: la capitale tedesca ‘convince’ circa 1 prof su 7 (il 14,4%). Subito dietro, però, si piazza Parigi: il 12,7% degli insegnanti sta pianificando una trasferta in Francia. Terzo gradino del podio per Praga, meta molto amata dai più giovani: il 10,5% dei docenti cercherà di accontentare i loro gusti. E la tanto sognata Barcellona, da tutti riconosciuta come la capitale europea del divertimento? Non pervenuta, complice anche la situazione politica che si sta vivendo in Catalogna. Dovendo scegliere la Spagna, si preferisce Madrid (quarta, con il 7,2% di consensi). Chiude la top five Londra (6,6%), forse troppo cara per le tasche delle famiglie.
In Italia vincono le città d’arte: Firenze e Roma in cima. Sorpresa Trieste
E i più piccoli? I ragazzi delle scuole medie, come visto, saranno ‘costretti’ a rimanere in Italia. Ma anche molti studenti delle superiori (il 44,4%) dovrebbe mantenersi all’interno dei confini nazionali. E, qui, la tradizione torna a farla da padrona. Firenze batte Roma: la città toscana è la meta prescelta da un quinto dei professori (20,7%), un pochino più dietro la Capitale (12,5% di voti). Al terzo posto, però, troviamo Torino: con il 7% di preferenze si conferma una delle destinazioni più adatte alle scolaresche. Sicuramente più di Napoli che, con il 5,2% delle indicazioni, si ferma ai piedi del podio. Stessa quota per un altro simbolo delle gite: Venezia. La cinquina delle ‘italiane’ è chiusa dalla seconda delle sorprese: Trieste che, con il 4,1% dei consensi, è la meta emergente per eccellenza.
Molti insegnanti preferiscono organizzare gite ‘alternative’. Altri non partono proprio
Anche se, sia per le ‘estere’ che per le ‘italiane’, va fatto un ragionamento ulteriore: in entrambe le classifiche i primi cinque posti, presi assieme, non raggiungono il 50% dei voti. Ciò vuol dire che, la metà dei docenti, organizzerà una visita d’istruzione lontana dagli schemi classici. Ammesso che, poi, decidano di far andare in porto il progetto. Visto che, secondo i dati riportati nel libro "Chi se ne frega della scuola" di Skuola.net, nello scorso anno scolastico quasi 2 studenti su 5 non sono partiti. Nel 39% dei casi proprio perché i professori, spaventati dalla responsabilità e dal comportamento dei ragazzi in gita, si sono rifiutati di accompagnarli.