I nonni “moderni” continuano a fare le veci dei genitori: veri e propri “accompagnatori” da e verso la scuola, fornitori ufficiali del pranzo dopo le lezioni, “baby-sitter” in assenza delle mamme e dei papà. Ma forse non tutti sanno che i nonni di oggi sono anche smart
7 USA L'EMPATIA – Mettersi nei panni di un altro è il modo migliore per comprendere realmente un punto di vista diverso. Tu non conosci la vita di tua suocera, i suoi pensieri e sogni di quando era ragazza. Non giudicarla. Probabilmente se avessimo l'occasione di conoscere davvero le persone che ci circondano molte ostilità cadrebbero e, pur continuando a nutrire idee diverse sul mondo, ci si comprenderebbe meglio. © Corbis
Per la maggior parte di bambini e ragazzi sono un tassello fondamentale della propria vita. Per i loro genitori diventano quasi un'ancora di salvezza. Stiamo parlando dei nonni. Perché, oggi più di ieri, le persone più grandi rivestono una grande varietà di ruoli: consiglieri, baby-sitter, cuochi, autisti e chi più ne ha più ne metta. A mostrarlo in tutta la sua portata una ricerca effettuata da Skuola.net - intervistando mille giovani tra i 10 e i 21 anni - in occasione della Festa dei Nonni (2 ottobre).
Fondamentali per il dopo-scuola
Dall'indagine, infatti, emerge come siano veramente tanti i nonni che vanno in soccorso delle famiglie per riempire quelle caselle che i ritmi frenetici a cui viaggia la società contemporanea a volte non consentono di riempire. Ad esempio, per circa 6 ragazzi su 10 il nonno è quella figura che lo accompagnava o andava a prendere a scuola quando era più piccolo (o, specie nelle fasce più basse d'età, che ancora ci va), se non tutti i giorni, quasi. E la stessa quota (60%) racconta che casa dei nonni è stata (e lo è tutt'ora) il 'ristorante' di riferimento per i pranzi dopo scuola.
Meglio di una tata
Ancora più ampia – siamo quasi nell'ordine di 8 su 10 - la fetta di ragazzi che ha passato parecchi pomeriggi e serate della propria infanzia in compagnia di uno o più nonni, quando magari i genitori non potevano essere presenti o avevano impegni che li portavano fuori casa. Come vere e proprie 'bambinaie'. E ben 7 su 10 dicono addirittura di aver dormito in più di un'occasione, se non spesso e volentieri, a casa dei nonni. Di fatto trascorrendoci giornate intere. Tantissimi, poi, quelli che almeno una vacanza se lo sono fatta al seguito dei nonni: circa 1 su 2.
Spesso il nonno diventa un 'confessore'
Un rapporto così stretto, quasi simbiotico, con i genitori dei propri genitori non poteva che sfociare anche in una certa confidenza e complicità. Così un gran numero di ragazzi (66%), quando ha un problema, ammette di confidarsi con i nonni. Di cosa si parla? Di un po' di tutto: dai litigi con i genitori alle questioni sentimentali, dall'andamento scolastico alle amicizie. In fondo, da che mondo è mondo, gli anziani sono o non sono il simbolo della saggezza?
Nipoti assistenti tecnologici di fiducia
I giovani, però, sanno ripagare a dovere così tanta disponibilità. In che modo? Aiutando i nonni nelle questioni su cui, per una pura questione generazionale, potrebbero andare in difficoltà. In cima alla lista, ovviamente, ci sono le nuove tecnologie. Ma i nonni non devono temere, ci sono i nipoti a fugare ogni loro dubbio; visto che il 55% degli intervistati sostiene di essere l'assistente personale del nonno e che un altro 33% è pronto a intervenire in caso di difficoltà.
Nonni smart, ma in continuo aggiornamento
È anche grazie a queste consulenze, probabilmente, che sempre più nonni sono ormai pienamente 'digitalizzati': circa un terzo (30%) comunica con i nipoti facendo videochiamate online, oltre la metà (60%) chatta via WhatsApp (anche se qualcuno ha ancora bisogno di un continuo ripasso).