Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al programma straordinario di assunzioni di insegnanti proposto dal Ministro Valditara. Che vanno ad aggiungersi ai 70mila da reclutare entro il 2024 grazie al PNRR. Novità in vista anche per i docenti precari
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Dopo il rinnovo del contratto, poco prima di Natale, arrivano altri investimenti sulla classe insegnanti. A partire da un piano straordinario di assunzioni del personale docente voluto dal Ministro Valditara per garantire la regolarità del prossimo anno scolastico, ridurre il precariato e dare finalmente supporto ai ragazzi affetti da disabilità. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dato il via libera alla proposta che prevede un massiccio piano di reclutamento, a tempo indeterminato, già a partire dall’anno scolastico 2023-2024.
Una misura, questa, che si va ad aggiungere ai concorsi ordinari, che verranno organizzati grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicati all’istruzione, che puntano a far salire in cattedra ben 70mila docenti entro il 2024. Un provvedimento, quello appena licenziato dal Cdm, che arricchisce una settimana decisamente “calda” sul fronte scuola, con anche il recente decreto attuativo sui docenti tutor. Entro il prossimo anno, dunque, il MIM prevede di soddisfare tutti i criteri del PNRR, con un cambio di rotta significativo.
Docenti ordinari e di sostegno: assunzioni per 50 mila unità
Come evidenzia il sito Skuola.net, riportando la notizia, le assunzioni previste dal Piano straordinario passeranno per lo svolgimento di un anno di prova, a cui farà seguito un esame finale. Superato questo step, si otterrà l’assunzione a tempo indeterminato. Alla fine, potrebbero essere fino a 50mila gli insegnanti reclutati in tal modo, di cui quasi la metà (circa 18-20 mila unità) destinata al sostegno degli studenti disabili. Ma, per i docenti di sostegno, la strada verso la cattedra sarà un po’ più in salita. Per soddisfare i criteri di assunzione, infatti, questa categoria di docenti, una volta ottenuto il posto, non potrà cambiare scuola e materia di insegnamento per almeno tre anni: un vincolo immaginato come indispensabile per assicurare quella continuità didattica di cui gli studenti disabili non riescono a beneficiare e che è per loro fondamentale.
Le assunzioni dei restanti 30mila docenti - insegnanti in ruoli ordinari - si baseranno invece sulla base dei concorsi già svolti, quindi scorrendo le graduatorie stilate in passato e contattando gli idonei non assunti. Il MIM, però, sembra essere intenzionato a non lasciare nessuno indietro e, come già annunciato, in estate dovrebbe dare il via al concorso per tutti quei docenti precari, con almeno tre anni di servizio o che abbiano maturato i 24 crediti formativi necessari all’insegnamento che ancora attendono la stabilizzazione. Se aggiungiamo anche loro, le future assunzioni potrebbero sfiorare le 75mila unità.
Docente tutor e docente orientatore: 150 milioni per le nuove figure nelle scuole
Ma non è finita qui. Come anticipato, nei giorni scorsi il Ministro Valditara aveva annunciato pure lo stanziamento di 150 milioni di euro per l’istituzione delle figure dei cosiddetti docenti tutor e docenti orientatore che - si legge nella circolare del MIM - opereranno dall’anno scolastico 2023/2024 “per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado”. A loro sarà affidato il compito di supportare studentesse e studenti nella costruzione di un percorso di studio coerente con le proprie inclinazioni. Da settembre 2023 ne dovrebbero entrare in servizio, tra tutor e orientatori, circa 40mila. Non prima di aver preso parte ai percorsi di formazione organizzati da INDIRE, articolati in moduli online della durata di 20 ore.
I corsi inizieranno subito dopo le vacanze pasquali, con le scuole che dovranno individuare gli insegnanti interessati ad assumere queste delicate mansioni, tenendo presenti esigenze e necessità del corpo studentesco dei singoli istituti. Il Ministero, su questo punto, ha chiarito che “il dirigente scolastico, conclusa l’attività di formazione, procederà, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali, alla nomina dei docenti tutor e del docente orientatore per l’anno scolastico 2023/2024, in base a quanto previsto in relazione alle figure funzionali al Piano Triennale dell’Offerta Formativa”.
Il nuovo incarico porterà con sé anche un adeguamento economico. Nello specifico, stando a quanto indicato dal MIM, il compenso del docente tutor si attesterà tra un minimo di 2.850 euro e un massimo 4.750 euro all’anno. Per il docente orientatore - ce ne sarà uno in ogni scuola - è invece stato stabilito un compenso compreso tra un minimo di 1.500 e un massimo di 2.000 euro all’anno.