Confortanti i primi numeri del nuovo anno accademico. A dispetto della crisi economica innescata dall'emergenza sanitaria per il coronavirus, crescono gli iscritti alle università
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A dispetto della crisi economica innescata dall'emergenza sanitaria per il Coronavirus, crescono gli iscritti alle università e le nuove generazioni non sono scoraggiate dal proseguire il percorso di studi per far poggiare su basi più solide il proprio futuro. Tira, dunque, un sospiro di sollievo il ministro dell'Università, Gaetano Manfredi. Se ci si aspettava un crollo degli iscritti, questo, molto probabilmente non ci sarà. I dati completi arriveranno a metà ottobre, ma i segnali sulle immatricolazioni - le iscrizioni al primo anno - sono incoraggianti.
Buone performance anche per gli atenei del Sud
Rispetto ad un anno fa, così come segnala il sito Skuola.net, c'è un vero e proprio boom di matricole in alcune città come Palermo (+35%) o Pavia (+28%). Bene anche Padova (+11%) e Catania (+5%). Positive le performance anche degli atenei privati con un buon incremento generale (Cattolica +4%, Bocconi +5%, Luiss +8%). Come confermato dal ministro Manfredi i giovani non rinunciano ad iscriversi all'università, semmai cercano di farlo negli atenei più vicini alla loro residenza o nella loro regione, probabilmente incentivati dalla possibilità di poter seguire le lezioni a distanza: "Anche se sono da completare, i primi dati che arrivano dagli atenei ci dicono che abbiamo il 5% di matricole in più" ha affermato il ministro in una recente intervista. Il Covid-19, dunque, starebbe mitigando la migrazione al Nord dei diplomati spinti anche dagli incentivi messi in atto dal governo (quasi la metà degli studenti in corso non paga tasse o le paga in forma ridotto), Inoltre, probabilmente proprio a causa della pandemia, si è affievolita la spinta verso l'estero, portando i ragazzi a scegliere gli atenei del nostro Paese.
Novità in arrivo per le borse di studio
Anche le domande di borse di studio, per l'anno accademico 2020/21, registrano un aumento (del 6%) rispetto all'anno precedente. A dirlo è l'Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario (Andisu), che ha registrato 276mila richieste quest’anno, rispetto alle 262mila di quello scorso. Inoltre, presto arriveranno novità. Nella legge di Bilancio 2021, infatti, c’è il rifinanziamento (strutturale) degli interventi emergenziali previsti dal decreto Rilancio: oltre 200 milioni, tra i 165 stanziati per aumentare la no tax area (fino ai 25mila euro) e ridurre le tasse (più 8 milioni per Accademie e conservatori) e i 40 destinati al rifinanziamento del diritto allo studio.