L’ultima edizione del rapporto Eduscopio, tra i principali strumenti di orientamento quando si parla di scuole superiori, vede alcune conferme e molte new entry. Ecco quali sono quelle più performanti da Nord a Sud
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Proprio in queste settimane gli studenti di terza media stanno compiendo il primo passo verso la loro vita adulti: la scelta della scuola superiore. Un rito di passaggio che coglie però molti di loro impreparati. Non sempre è facile orientarsi nel vasto panorama dell’offerta formativa degli istituti, molto differenziata a seconda dell’indirizzo e del territorio di riferimento. Per chi però già sa che, in ogni caso, l’università difficilmente rientrerà nei piani per il post diploma, le cose si fanno leggermente più semplici. Basterà puntare a quelle scuole dove si può imparare un mestiere, per approdare subito nel mercato del lavoro dopo la Maturità. Per questi studenti, la strada giusta da percorrere è rappresentata soprattutto dagli istituti tecnici e professionali.
I tecnici e professionali che “trovano” più facilmente lavoro ai propri diplomati
A questo punto, però, la domanda sorge spontanea: come selezionare le scuole migliori della nostra zona? Un primo, utile, indizio ce lo può dare Eduscopio, la classifica con cui la Fondazione Agnelli ogni anno cerca di individuare le scuole secondarie di secondo grado italiane più “efficaci”, dividendole in base all’area geografica e all’indirizzo di studi. E che, nel caso degli istituti tecnici e professionali, si concentra proprio sulla loro capacità di collocare i diplomati nel mondo del lavoro. Il portale Skuola.net, per facilitare ulteriormente il compito a studenti e genitori, ha selezionato i migliori tecnici e professionali delle principali città d’Italia, quelle dove l’elenco delle opzioni è più ampio e quindi più complesso da decifrare.
Roma
Tra i migliori istituti tecnici a indirizzo economico della Capitale ci sono ancora una volta il “Croce-Aleramo” e il “Da Verrazzano”: entrambi riescono a collocare quasi 2 diplomati su 3 nel mondo del lavoro. Terzo gradino del podio per il “Giovanni XXIII”, il cui tasso di occupazione sfiora il 52%. Appena sotto il podio c’è l’istituto “Lucio Lombardo Radice” - terzo classificato della scorsa edizione - con un tasso di collocamento del 47%. Passando invece all’indirizzo “tecnologico”, i migliori istituti nell’area metropolitana sono il “Michael Faraday” e l’istituto “Einstein”: entrambi con un tasso di occupazione del 52%. Chiude il podio - con un tasso di occupati del 51% - il “Vincenzo Arangio Ruiz”. Subito fuori dalla città, il “Michelangelo Buonarroti” balza dalla terza posizione 2021 alla vetta della classifica dell’indirizzo “economico”: l’istituto di Frascati riesce a collocare più di 2 diplomati su 3 nel mondo del lavoro. Ai piedi del podio, se si allarga lo spettro di indagine, ci sono altri due istituti “periferici”: il “Via Copernico” di Pomezia e l’istituto “Piazza della Resistenza” di Monterotondo, entrambi con una percentuale di occupazione del 55%. Prendendo in considerazione gli istituti tecnici tecnologici lontani dal centro, ma facenti parte del territorio, cambiano i nomi sul podio. In cima troviamo l’ “Alessandro Volta” di Tivoli e l’“Enrico Fermi” di Frascati, entrambi con un tasso di occupazione del 56%. Si piazza invece al terzo posto l’istituto “Piazza della Resistenza”, che tocca quota 52% di occupati col solo diploma.
Passando agli istituti professionali a indirizzo “servizi”, l’istituto “Tor Carbone” conferma il primato dello scorso anno, con un tasso di occupazione pari al 54%. Alle sue spalle l’“Amerigo Vespucci” (52%) e il paritario “Safi-Elis”, con un tasso di occupati del 50%. Allontanandoci fino a 30 chilometri dal centro della città la classifica non cambia molto, va però segnalato l’ingresso - in seconda posizione - del “Paolo Baffi” di Fiumicino che registra il 53% di ex studenti occupati. Tra i professionali a indirizzo “industria e artigianato” il “Cattaneo” si conferma primo istituto della Capitale con un tasso di collocazione del 53%. Subito dopo troviamo il “Magarotto” (50%) e il “Piaget-Diaz” (41%). Anche ampliando la zona di ricerca, il “Cattaneo” si conferma al primo posto, ma stavolta è seguito da due istituti lontani dalla città: l’ “Orazio Olivieri” di Tivoli (53%) e il “Borsellino-Falcone” di Zagarolo (51%).
Milano
Nel capoluogo lombardo, il migliore istituto tecnico economico si trova nel cuore della città: è l’istituto privato “Regina Mundi” che può vantare addirittura l’80% di studenti occupati. Alle sue spalle l’istituto “Primo Levi” - con il 77% di occupati - e il “Falcone-Righi” di Corsico, con il 75%. Tra gli istituti tecnici tecnologici più quotati in città il migliore si trova lontano dal centro: si tratta dell’ “Enrico Mattei” di San Donato Milanese (73%). Seguono il “Galvani” e l’ “Evangelista-Torricelli”: entrambi con un tasso di occupati vicino al 72%. Ampliando la nostra ricerca fino a 30 chilometri nell’area geografica presa in esame, il “Regina Mundi” risulta sempre primo tra gli istituti a indirizzo “economico”. Sul secondo gradino del podio c’è l’istituto “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio, con un tasso d’occupazione del 78%, mentre il “Primo Levi” di Bollate si aggiudica la medaglia di bronzo. Al quarto posto c’è il “Jean Monnet” di Mariano Comense, con una percentuale di occupati del 76%, seguito dal “Falcone-Righi” di Corsico. Lato istituti tecnici tecnologici distanti dal cuore della città, tra i migliori Eduscopio segnala l’istituto “Ettore Majorana” di Cernusco sul Naviglio che riesce a piazzare nel mondo del lavoro l’85% dei diplomati. Seguono il “Jean Monnet” e il “Marie Curie”, con una percentuale occupazionale rispettivamente del 77% e del 73%.
Voltando pagina, tra i professionali a indirizzo “servizi” il “Carlo Porta” (70%) conquista la prima posizione ai danni del “Galilei-Luxemburg” (67%). Medaglia di bronzo invece per il “Brera-Lagrange”, con il 66% di occupati. Ma se ampliamo la zona di ricerca, allora è il “Collegio Ballerini” di Seregno a togliere il primo posto al “Carlo Porta”, con un tasso di occupazione del 72%. Alle sue spalle c’è proprio l’istituto meneghino e in terza posizione il “Galilei-Luxemburg”. Invariato rispetto allo scorso anno il vertice della classifica degli istituti a indirizzo “industria e artigianato”: primo posto per il “Settembrini” e secondo posto il “Carlo Molaschi" di Cusano Milanino, con entrambi che registrano il 61% di occupati. Con un tasso di occupazione pari al 56% l’istituto “Correnti” si aggiudica il terzo posto. Estendendo la ricerca, la classifica cambia in favore degli istituti lontani dal centro: in prima posizione troviamo l’ “Antonio Parma” di Saronno (73%), seguito dal “Da Vinci” di Magenta (68%) e dal “Virgilio Floriani” di Vimercate (67%).
Napoli
Nel capoluogo partenopeo, è ancora una volta l’istituto tecnico economico “Modigliani” il migliore in città, con un tasso di occupati del 50%. Seguono il “Santo Stefano” e il “Salesiano Sacro Cuore”, entrambi però fermi al 36%. Uscendo dal comune di Napoli, vanno sicuramente segnalati il “San Paolo” di Sorrento, con una percentuale di occupati del 50% e il “Marco Pollione Vitruvio” di Castellammare di Stabia con il 48% di tasso occupazionale. Passando agli istituti tecnici tecnologici, i migliori in città sono il “Santa Maria” di Portici, con un tasso di collocamento del 49%; l’ “Augusto Righi” (39%) e il “Giuseppe Moscati” (38%). Subito fuori città, l’istituto “Copernico” di Frattamaggiore si conferma il migliore sul territorio con il 60% di occupati. Alle spalle l’istituto “Ippolito Nievo” di Roccarainola (51%) e l’ “Eugenio Montale” (50%).
Il “Pagano-Bernini” è anche per quest’anno in cima alla classifica degli istituti professionali a indirizzo “servizi”, con una tasso di occupazione pari al 44%. Alle sue spalle il terzetto composto dal “Ferraioli”, dal “Tognazzi” e dal “Buonvicino”: tutti e tre con il 32% di occupati. Prendendo in esame una zona di 30 chilometri di distanza dal centro la classifica cambia notevolmente: al primo posto si conferma l’ “Ippolito Nievo” (52%), seguito in seconda posizione dal “De Gennaro” di Vico Equense (50%) e dal “Sant’Agostino” di Camposano (46%). Passando all’indirizzo “industria e artigianato”, anche qui è il “Pagano-Bernini” il migliore nel territorio partenopeo. Ci sono poi da segnalare l’ “Isabella Caracciolo” (23%) e il “Carlo Levi” (22%). Su un territorio più ampio è però il “Leone-Nobile” ad avere la meglio: l’istituto di Nola vanta un tasso di occupazione del 40%. Alle sue spalle, ben distaccati, il “Saviano-Marigliano” e l’”Enzo Ferrari”, entrambi con il 29% di diplomati occupati.
Torino
A Torino, l’istituto “Vittorini” si afferma come il migliore istituto tecnico in città per l’indirizzo “economico”, con il 63% di occupati. Appena dietro troviamo il “Carlo Ignazio Giulio” (58%) e il “Russell-Moro-Guarini” (55%). Anche espandendo l’area geografica di ricerca, il “Vittorini” si piazza come primo, mentre il “Carlo Ignazio Giulio” scivola in terza posizione in favore del “Baldessano Roccati” di Carmagnola, che si prende il secondo posto grazie a un tasso di collocazione del 63%. Per quanto riguarda gli istituti tecnici tecnologici, l’ “Edoardo Agnelli” bissa il primato di dodici mesi fa, potendo contare su una percentuale di occupati del 79%. Alle sue spalle, l’ “Amedeo Avogadro” (69%) e il “Giovanni Pininfarina” (64%). E anche ampliando la ricerca non c’è storia: l’ “Edoardo Agnelli” risulta come il migliore istituto tecnico tecnologico in città. Dietro troviamo l’ “Aldo Moro” e l’ “Avogadro”: entrambi con il 69% di occupati.
L’edizione di Eduscopio 2022 vede immutato il podio dei migliori istituti professionali per i “servizi” in città. Il “Giuseppina Colombatto” conferma il primato con il 61% di occupati. Medaglia d’argento per il “Giovanni Giolitti” (58%) e terzo posto per il “Beccari” (56%). Mentre è l’hinterland torinese il protagonista indiscusso se allarghiamo la ricerca a un raggio fino a 30 chilometri lontano dalla città: al primo posto troviamo il “Carlo Ubertini” di Chivasso che condivide con il “Colombatto” la stessa percentuale occupazionale (61%). Terzo posto per il “Norberto Bobbio” di Carignano (60%). Anche la classifica dei professionali a indirizzo “industria e artigianato” vede una conferma: si tratta del “Dalmazio Birago” che il 64% di diplomati occupati si aggiudica la vetta anche quest’anno. Alle sue spalle il “Giovanni Plana” (59%) e il “Romolo Zerboni” (54%). Lontano dal centro il “Birago” cede la prima posizione al “Galileo Ferraris” di Settimo Torinese, che vanta un tasso di occupazione del 68%. Seguono poi il “Birago” e il “Plana”.
Genova
Anche nel capoluogo ligure assistiamo a una conferma al vertice della classifica dei migliori istituti tecnici economici: con l’80% di occupati è il “Gastaldi-Abba” la scelta migliore in città. Sul podio ci sono poi l’istituto “Eugenio Montale” - con il 63% di tasso di collocazione - e l’ “Einaudi-Casaregis-Galilei” (62%). Appena sotto il podio sono da segnalare il “Carlo Rosselli” (68%) e il “Filippo Buonarroti” (55%). La classifica degli istituti tecnici tecnologici della città è identica alla scorsa edizione: primo posto per l’ “Italo Calvino”, con una percentuale di occupazione del 73%; il “Galileo Galilei” (71%) e il “Majorana-Giorgi” (64%) confermano rispettivamente la seconda e la terza posizione.
Tra i migliori professionali a indirizzo “servizi” non si possono non segnalare il “Marco Polo” - con un tasso di occupazione del 66% - e il “Gaslini-Meucci”. Dietro la top 3 ci sono poi il “Nino Bergese” (63%) e il “Bernardo Marsano” (53%). Per quanto riguarda l’indirizzo “industria e artigianato” l’edizione 2022 di Eduscopio individua tre istituti: il “Gaslini-Meucci” (67%); l’ “Attilio Odero” (64%) e il “Duchessa di Galliera” (30%).
Bologna
Nel capoluogo emiliano, il “John Maynard Keynes” di Castel Maggiore - con il 68% di diplomati che lavorano presto - si conferma, anche quest'anno, come miglior istituto tecnico “economico”. A seguire l’ “Enrico Mattei” (63%) e l'istituto “Tanari” (61%). Tra gli istituti tecnici tecnologici il migliore di quest’anno è invece l’ “Ettore Majorana” di San Lazzaro con il 76% di occupati. Ci sono, poi, il “Belluzzi-Fioravanti” - con un tasso occupazionale del 73% - e l’istituto “Aldini-Valeriani” con un tasso del 71%. Appena sotto il podio, il “Serpieri” conferma il quarto posto dello scorso anno, perdendo qualche punto percentuale in termini di occupazione: dal 69% al 58%.
E’ invece il “Malpighi” il miglior istituto professionale per i “servizi” in città, con un tasso di occupazione del 58%. Seguono il “Manfredi” (56%) e l’ "Aldrovandi-Rubbiani" (48%). Per quanto riguarda l’indirizzo “industria e artigianato”, il migliore professionale del territorio è anche quest’anno il “Beata Vergine di San Luca”: l’istituto paritario registra addirittura l’88% di occupati. Anche il “Belluzzi-Fioravanti” non è da meno, con un tasso di occupazione del 72%, così come l’ “Aldini Valeriani-Siriani” (70%).
Firenze
Nel comune di Firenze, il migliore istituto tecnico economico è il “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli, che “mette” subito al lavoro circa il 64% di diplomati. Medaglia d’argento per il “Piero Calamandrei” di Sesto Fiorentino e terzo posto per l’ex capolista “Russell-Newton”: entrambi con un tasso di occupazione del 62%. In quarta posizione troviamo invece il “Cavour-Pacinotti” (57%) - che guadagna una posizione rispetto al 2021 - e il “Galileo Galilei” (55%). Invariata la classifica degli istituti tecnici tecnologici dell’area fiorentina: primato per l’ “Antonio Meucci” (78%), secondo posto per il “Leonardo Da vinci” (74%) e ultimo gradino del podio per il “Cellini-Tornabuoni” (57%). Fuori dal podio, da segnalare l’ “Istituto Agrario” (53%) e il “Gobetti-Volta” (51%).
I migliori istituti professionali ad indirizzo “servizi” in città? Anche quest’anno sul podio troviamo l’ “Aurelio Saffi”, primo con il 64% di occupati, il “Bernardo Buontalenti” in seconda posizione con il 62% di tasso occupazionale, il “Leonardo Da Vinci”, terzo con il 57%. Per quanto concerne l’indirizzo “industria e artigianato”, invece, Eduscopio seleziona solo due istituti: il “Leonardo Da Vinci” (68%) e il “Cellini-Tornabuoni” (52%).
Bari
Nel capoluogo pugliese, il “Marco Polo” (51%) si conferma primo nella classifica degli istituti tecnici economici, anche perdendo qualche punto percentuale rispetto al 2021. Alle sue spalle il “Domenico Romanazzi”, con il 44% di occupati, e il “Lenoci”, con un tasso di collocazione del 43%; lo stesso tasso di occupazione dell’istituto “Nobel” e del “De Viti De Marco”, rispettivamente in quarta e quinta posizione. Immutata anche la vetta della classifica degli istituti tecnici tecnologici: primo posto per il “Guglielmo Marconi” (51%) e seconda posizione per il “Panetti-Pitagora” (44%); diversa è la terza posizione che quest’anno se la aggiudica il “De Viti De Marco”.
L’“Armando Perotti” è ancora una volta al vertice della classifica dei professionali a indirizzo “servizi”: l’istituto fa registrare il 44% di diplomati occupati. Appena sotto ci sono il "Savoia-Calamandrei" (42%) e il “Luigi Santarella” (38%), quest’ultimo classificato come primo tra i professionali “industria e artigianato” con il 46% di tasso di occupazione.
Palermo
Nel Palermitano, il miglior istituto tecnico “economico” è il paritario “Platone” (32%). Secondo posto per l’istituto “Damiani Almeyda-Crispi”, con un tasso di occupazione del 28%; mentre il “Vilfredo Pareto” finisce in terza posizione, con il 27% di occupati precoci. Il “Duca Abruzzi Grassi” (24%) perde la seconda posizione 2021 e scivola addirittura fuori dal podio, in quarta posizione, davanti al “Marco Polo” (23%). Per quanto riguarda gli istituti tecnici tecnologici, la classifica vede nelle prime due posizioni ancora una volta il “Vittorio Emanuele III” - con il 46% di occupati - e l’ “Alessandro Volta” (29%); terzo gradino del podio per il “Filippo Parlatore” (22%), che supera l’istituto “Ernesto Ascione”, sceso in quarta posizione con un tasso di occupazione vicino al 21%.
Non cambia, da un anno all’altro, la vetta della classifica dei professionali per i “servizi”: in cima troviamo sempre il “Paolo Borsellino”, che registra il 33% di occupati; secondo gradino del podio confermato per il “Paolo Cascino”, con il 28% di studenti occupati; subentra al terzo posto l’ “Enrico Medi” (25%). Sono invece solo due gli istituti professionali a indirizzo “industria e artigianato” degni di nota secondo Eduscopio: l’ “Alessandro Volta” (33%) e l’“Enrico Medi” (32%).