IL TEST è BRITISH

Italia commissariata anche ai test d’ingresso

Ingerenze straniere non solo nelle questioni economiche del nostro paese. Anche nei test d’ingresso per l’Università si è vista chiaramente la mano del Cambridge Assessment, uno degli enti che ha collaborato col Ministero alla stesura dei quesiti.

12 Apr 2014 - 15:27
 © dal-web

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Quanti italiani conoscono Chomsky? E quanti hanno avuto il piacere di confrontarsi almeno una volta con Keynes? E infine chi se lo sarebbe mai immaginato che la mostra più importante nell'anno su Pompei si è tenuta al British Museum? Può sembrare strano, ma domande di questo tipo sono state proposte ai futuri medici, veterinari e architetti ai test d'ingresso di questa settimana nell'ambito dei quesiti di cultura generale. Molti potrebbero obiettare che si tratta di domande più di cultura particolare, ma non per… i sudditi di Sua Maestà.

CHOMSKY, KEYNES, BRITISH MUSEUM: MAMMA GLI INGLESI! - Gli inglesi del Cambridge Assessment colpiscono ancora. Come si legge sul decreto sui test di ingresso, infatti, il Miur si è affidato alla loro collaborazione per la stesura dei tre questionari. E si sente! I futuri medici, infatti, hanno considerato la domanda sul linguista americano Chomsky la più difficile tra i quattro quesiti di Cultura Generale propoti, come rilevato dal sondaggio di Skuola.net. Ma non bisogna dimenticare che, sebbene più alla portata degli studenti italiani, anche lo storico britannico Hobsbawm, ribattezzato Hobsbawn con la n finale peraltro per un errore di battitura, ha avuto spazio nel questionario di Medicina. A Veterinaria poi, i ragazzi hanno dovuto misurarsi con l'economista Keynes, mentre ad Architettura, dulcis in fundo, è stato richiesto di sapere che al British Museum di Londra era stata organizzata la più importante mostra dell'anno 2013 su Pompei ed Ercolano.

EDUCAZIONE CIVICA: IL DIRITTO DI ESSERE CITTADINI - Inglesi o meno, un punto centrale dei tre test è stata l'educazione civica: la Costituzione Italiana è tornata due volte a misurare le conoscenze dei partecipanti al test, una volta al test di Medicina e una volta al test di Architettura di oggi. Durante il test di Veterinaria, invece, gli studenti hanno dovuto rispondere ad un quiz sul Parlamento. Impossibile non intravedere tra i quiz un messaggio rivolto ai ragazzi, che punta a invitare ad un più consapevole rapporto con gli organi e le istituzioni della politica. Anche in questo caso in puro stile anglosassone: da quelle parti l'educazione civica conta molto più che da noi.

GLI INGLESE CONTRO LA GRATTACHECCA – La scelta di farsi aiutare da un organismo straniero nella redazione dei test nasce dall'esigenza di rendere meno provinciali e più internazionali i criteri di selezione. La collaborazione con gli inglesi dura da almeno tre anni, ovvero da quando l'Italia ha aperto dei Corsi di Medicina in Lingua Inglese. Ma è solamente da quest'anno che i cervelloni di Cambridge hanno preso parte attivamente a tutti i test elaborati dal Ministero. Insomma lotta senza quartiere a Viale Trastevere alle domande sulla grattachecca di Roma come avvenuto nel test per professioni sanitarie nel 2011 a Roma.

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