LA COMUNICAZIONE È 2.0

Italiano 2.0: voti più alti per tre studenti su dieci

La comunicazione sul web sembra migliorare la conoscenza della grammatica di molti giovani, tanti dei quali si fermano a correggere gli errori dei loro amicI

07 Mar 2014 - 13:44
 © istockphoto

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L'italiano dei giovani migliora e con lui i suoi voti a scuola nella materia. Il merito va tutto ad un tipo di scrittura che si rinnova giorno dopo giorno, quella che si fa sul web. Grazie a lei è migliorato il 30% dei ragazzi, e oltre 3 su 5 affermano di fermarsi anche a correggere gli errori che i loro amici fanno scrivendo post, tweet e messaggi di WhatsApp. Inutile dire che le differenze tra l'italiano utilizzato sui diversi canali di comunicazione web come Facebook, Twitter, mail e WhatsApp i ragazzi le avvertono, ma per 2 su 5 dipendono soprattutto dal destinatario dei loro messaggi. È quanto emerso da un'indagine del portale Skuola.net su un campione di circa 1000 giovani.

A SCUOLA VOTI PIÙ ALTI - L'italiano si evolve, ma soprattutto migliora per circa il 30% di ragazzi che afferma di aver visto i suoi voti di italiano alzarsi grazie al loro continuo scrivere. Scrivere su quaderni e diari privati? No, su post Facebook, su Twitter e chat di WhatsApp. E per chi fosse sempre stato convinto del contrario a causa degli errori grammaticali che spesso si trovano sui social, sappia che l'italiano è peggiorato a causa della comunicazione 2.0 solo per il 10% circa dei giovani.
SUL WEB IL PROF SONO IO - Addirittura, quando devono comunicare sul web molti giovani salgono in cattedra correggendo gli errori dei loro amici. È così per circa il 66% dei ragazzi che non riescono a tollerare l'uso scorretto della lingua nemmeno se viene fatto su un post di Facebook o su un tweet. Più tollerante è circa il 17% dei ragazzi che afferma di correggere solamente gli errori di ortografia più gravi, mentre un altro 16% dichiara di non farci caso: di questi il 43% non si ferma a correggere gli errori dei suoi amici per fare più veloce, e il restante 57% non lo fa per non vestire i panni del prof a scuola.
LO STESSO ITALIANO? - Ma l'uso che si fa della nostra lingua è lo stesso sia che ci troviamo siFacebook, Twitter, WhatsApp o a scrivere una mail? Per circa 2 ragazzi su 5, la differenza non sta tanto nei diversi canali di comunicazione 2.0, quanto nel destinatario. Insomma, scrivono in un italiano più colloquiale, magari facendo poco caso agli errori, se stanno comunicando con un coetaneo, in un italiano più corretto e formale qualora debbano scrivere magari ad un adulto, un prof o un datore di lavoro. Al contrario, circa il 32% dei giovani afferma di trovare le mail molto più corrette rispetto ai messaggi di chat o ai post su Facebook, mentre per il 26% non esistono grandi differenze.
LA FRASE CHE CAMBIA - Che l'italiano utilizzato sul web sia diverso rispetto a quello dei libri o che utilizziamo a scuola o sul lavoro, non è una novità e lo testimonia un nostro esperimento. Infatti, chiedendo agli intervistati di modificare un paio di frasi come se le stessero scrivendo sul web, sono uscite fuori delle varianti divertenti. Così, è successo che, per esempio, la frase "Ciao, che ne diresti di uscire per conoscerci un po' meglio" è diventata "ciao, ke ne drst di uscr insme x cnscrci 1 po' mgl" e quella che recitava le parole "perdonami sono in ritardo, ti prometto che cercherò di essere da te il prima possibile" è diventata invece "prdnm se sn in rtrdo, t prmtto ke crkrò d exere da t il prm pssble".

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