A Roma la scuola pubblica non resta inutilizzata. E così il convitto Garibaldi sull'Ardeatina si trasforma in ostello della gioventù.
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Nove mesi l'anno è una struttura scolastica e pubblica. Durante le vacanze di natale e nei mesi di luglio e agosto cambia faccia e si trasforma in ostello della gioventù. Stiamo parlando dell'istituto tecnico agrario statale Giuseppe Garibaldi sull'Ardeatina, a Roma. Come segnala la giornalista de Il Tempo Erica Dellapasqua e come riportato dal sito specializzato Skuola.net, infatti, il convitto dell'istituto, che solitamente ospita gli studenti fuorisede con una retta annua di tremila euro, durante le pause dalle lezioni non resta inutilizzato.
IL CASO – D'inverno struttura statale, d'estate ostello gestito dalla cooperativa sociale “Crescere in armonia”, per non “sprecare” il patrimonio pubblico inutilizzato durante i mesi di stop delle lezioni. Stando alle parole della cooperativa, dunque, sarebbe stata stipulata una convenzione con l'istituto per utilizzare “nei mesi estivi e nei periodi di interruzione delle attività didattiche, l'edificio del convitto studentesco ubicato all'interno dell'Istituto, come Ostello della Gioventù, a sostegno del turismo studentesco e del turismo sociale, a fini mutualistici e non a scopo di lucro".
VIA ALLE PRENOTAZIONI – E la giornalista Dellapasqua ha effettivamente provato a verificare la disponibilità: due notti per due persone, con colazione inclusa, ottanta euro, con tanto di sollecito "bisogna affrettarsi a prenotare, perché è quasi tutto pieno”. Stessa cosa conferma il sito di prenotazioni online booking.com, sul quale la struttura è stata prontamente registrata: "dal 16 al 19 luglio, tre notti, ultima camera disponibile, costo 84 euro con colazione senza inclusione della tassa di soggiorno di due euro a notte".
TURISMO LOW COST - “Come è ben noto nell'intero territorio della città di Roma non si individuano ostelli per la gioventù e per la pratica del turismo sociale. I giovani studenti e le fasce fragili della società che desiderano visitare, per turismo, motivi di studio, lavoro la città di Roma, sono costretti a rivolgersi al mercato alberghiero tradizionale, affrontando, spesso, costi eccessivi per queste categorie di utenti”. Questo, dunque, l'obiettivo alla base del progetto, come spiega il presidente della cooperativa. Stando a quanto verificato dalla giornalista de Il Tempo, comunque, prenotare una delle trentasei stanze del convitto è in realtà permesso a chiunque voglia approfittare di prezzi così competitivi sul mercato del turismo romano.