EDILIZIA SCOLASTICA

La tua scuola è sicura? Ora te lo dice il satellite

Il Miur ha presentato il nuovo portale dell'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica

09 Ott 2019 - 18:27
 © iberpress

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È stato lanciato dal Miur il nuovo portale dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica. Con un grande cambiamento rispetto al passato: a garantire il monitoraggio costante dello stato di salute degli edifici scolastici, ora, è la costellazione di satelliti di osservazione terrestre Cosmo-SkyMed, grazie all’accordo firmato mesi fa da MIUR, ASI (Agenzia spaziale italiana), CNR e INFN (Istituto nazionale di Fisica nucleare). In pratica, le scuole non saranno osservate solo dai tecnici ma anche dallo spazio.

Anagrafe edilizia scolastica Miur, il nuovo portale

Nel nuovo portale dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica – come riporta il sito Skuola.net - sarà possibile consultare il periodo di costruzione degli edifici, le condizioni di sicurezza, l’adeguamento alle norme antisismiche. Durante la presentazione del progetto, inoltre, sono stati illustrati i primi risultati del progetto di rilevazione satellitare delle deformazioni degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico censiti nell’Anagrafe nazionale edilizia scolastica Miur.

Lanciamo oggi il nuovo cruscotto informativo dell’Anagrafe dell’Edilizia scolastica - ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti - un nuovo portale, all’insegna della trasparenza e della condivisione, che ci consente di monitorare in maniera continuativa e precisa lo stato delle nostre scuole, di poter intervenire negli istituti più disagiati in maniera tempestiva e di poter utilizzare nuove tecnologie, anche quelle satellitari e aerospaziali di cui il nostro Paese è un grande pioniere, per poter costantemente controllare a livello millimetrico lo spostamento degli edifici pubblici. Il Ministero sta investendo molto in edilizia scolastica anche attraverso la costituzione di una task force ministeriale che possa accompagnare Enti locali, Comuni e Province, nella messa in sicurezza di tutte le scuole italiane”.

Lo stato delle scuole monitorato dallo spazio

A controllare costantemente le condizioni strutturali degli edifici, sono i satelliti di osservazione terrestre Cosmo-SkyMed. Un punto d’osservazione privilegiato: i quattro “occhi” che scrutano la Terra dall’alto metro per metro, di giorno e di notte, fotografano infatti lo stesso punto con una frequenza di passaggio di circa 16 giorni e sono in grado di rilevare gli scostamenti di un edificio inferiori a un centimetro. I dati ottenuti dall’osservazione satellitare sono successivamente incrociati con quelli riguardanti la ‘vecchiaia’ dell’edificio scolastico, con le mappe di rischio sismico e idrogeologico e il carico a cui è sottoposto. Attraverso questo “data fusion” sarà possibile ottenere una mappa completa e aggiornata di tutti gli edifici scolastici.

Questo è un progetto nato qualche mese fa, che noi ci troviamo ora a implementare insieme a tutti i soggetti coinvolti. Questa mappatura è diversa dal passato in termini di precisione - ha spiegato la Viceministra Anna Ascani, che ha la delega all’edilizia scolastica -, incrociando questi dati con altri che abbiamo, avremo maggiori informazioni e una Anagrafe dell’edilizia scolastica sempre più completa e leggibile che ci consentirà di intervenire rapidamente dove è necessario”.

Giorgio Saccoccia, Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, ha spiegato che “con i satelliti in orbita si guarda con un occhio non naturale il territorio. I satelliti hanno punti di riferimento su ogni edificio la cui posizione viene monitorata nel corso del tempo, a ogni passaggio dei satelliti. Riusciamo a seguire sia gli spostamenti che la loro velocità, pronti a cogliere eventuali anomalie”.

La ricerca indaga la natura in modo pluridisciplinare: dai cambiamenti climatici ai terremoti - ha spiegato Massimo Inguscio, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche - è uno splendido esempio di sinergia tra chi sa fornire i dati e i ricercatori che fanno uno screening”.

Ad assicurare l’analisi dei dati elaborati dai satelliti è l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Abbiamo sviluppato le tecnologie per analizzare l’enorme mole di dati quasi in tempo reale e questo è quello che serve in questo progetto scolastico - ha detto Donatella Lucchesi dell’INFN - Attraverso i nostri centri di calcolo e una rete super veloce è possibile monitorare anche spostamenti minimi degli edifici”.

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