TEST D'INGRESSO

Le "stranezze" del test di Medicina: tra Def, volo della gazza e biologia “impossibile” diventare medici

Il 6 settembre ben 65.378 candidati si sono sottoposti alla prova d'accesso nazionale per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria. Il questionario, nonostante i cambiamenti attuati, non ha mancato di provocare scalpore 

07 Set 2022 - 15:38

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Si tratta ormai quasi di una tradizione: subito dopo la pubblicazione del test per l’accesso al corso di laurea in Medicina, si scatenano i commenti e i titoli sui giornali che vanno a pescare la domanda “strana”, o che comunque non sembra del tutto inerente con la formazione dei giovani aspiranti camici bianchi.

Regina delle polemiche, ogni anno da quasi una decina di anni, ovvero da quando il test è gestito a livello nazionale, è la sezione di “cultura generale”, croce e delizia dei Ministri che si sono avvicendati alla guida del mondo universitario. Anche stavolta, la polemica non si è fatta attendere. A evidenziare i passaggi più dibattuti del quiz 2022 il sito Skuola.net.

Sul banco degli imputati, in particolare, è finito un quesito che chiedeva ai candidati di selezionare, tra diverse opzioni proposte, quale corrispondesse alla definizione di Def, ovvero “Documento di Economia e Finanza”, indispensabile strumento programmatico stilato annualmente dal Governo in carica. Un’altra domanda che ha acceso gli animi è stata quella riguardante la comprensione del testo di un editto dell’imperatore Corrado II Il Salico. Senza dimenticare il quesito sul “diario di viaggio” a Roma: non molti hanno riconosciuto la penna di Goethe, dal suo “Viaggio in Italia”. Del resto, non era neanche richiesto.

Test di Medicina 2022, nel mirino il quesito sul Def (e non solo)

La protesta, così, è impazzata sui social. Twitter, su tutte, la piazza preferita per far partire le lamentele. C’è chi si chiede “che senso abbia per entrare a #Medicina sapere quale fosse l’obiettivo della Constitutio de feudis, editto emanato nel 1037 dall’imperatore Corrado II il Salico”. Un dubbio sollevato non da una studentessa qualunque ma da Cinzia Caporale, eminente scienziata e docente. I commenti, anche coloriti, dei ragazzi ci sono comunque stati eccome. E si muovono sulla stessa linea di pensiero: “Immagino - contesta uno studente - che sapere cosa sia il “def” sia di fondamentale importanza per la mia carriera da medico”.

Sotto i riflettori, come detto, anche una domanda - stavolta appartenente alla sezione dedicata a matematica e fisica - che chiedeva di analizzare il volo di una gazza. Ovviamente non si parlava del volatile in sé ma, a partire da una figura - se vogliamo, pittoresca - richiedeva di rispondere a un quesito su competenze fisico-matematiche. Quindi, almeno su questo, ci si può rasserenare. Ma, anche qui, la Rete si è rivoltata: “La mia vera domanda - ironizza un tweet - rimane una sola....che cosa stava facendo quella gazza con una monetina nel becco?? Comprava il cibo ai suoi piccoli??? Se fosse così, sì spiegherebbe anche il perché l'avesse lanciata”. Un altro invece dice: “Comunque io mi meritavo una vita normale. Ma sono 2003 e ciò significa che dopo l’acqua dura delle Invalsi ora mi devo sorbire pure una gazza ladra che si incula una moneta e il diario di viaggio della Farnesina”.

Cultura generale e logica ridotte, ma biologia era “troppo difficile”

Eppure, la caratteristica del test del 2022 risiedeva proprio sul fatto di presentare in misura ridotta le domande di logica e cultura generale a favore di quelle dedicate alle materie più vicine ai contenuti del corso di laurea. Come biologia e chimica. Cambiamento, peraltro, molto apprezzato dagli studenti, come essi stessi hanno confessato intervistati “a caldo” da Skuola.net.

Non solo: la “cultura generale”, sempre molto contestata, si è trasformata in “competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi”. Cosicché, quasi tutti i quiz della sezione chiedevano, a partire da un brano, di rispondere a una domanda scartando le opzioni di risposta errate. Ma anche questo non ha accontentato chi si aspettava un test “su misura” per futuri medici. Perché, se il DEF poteva essere riconosciuto anche da chi non è esperto di diritto e Goethe è un autore generalmente trattato nelle scuole superiori, il vero problema riscontrato da chi ha svolto il test è il livello di difficoltà dei quesiti di biologia e chimica.

Su questo, infatti, più che sull’ironia riguardo le cosiddette “stranezze” del test, si sta concentrando il fulcro della discussione delle ultime ore sui social, con studenti molto delusi dal probabile punteggio poco competitivo ottenuto. “Da poco incontrato il mio medico di famiglia e anche lui conferma che la sezione di biologia era davvero troppo dettagliata per la preparazione che forniscono a tutti nelle scuole”, scrive un candidato. Gli fa eco un altro: “In tutto ciò ho mostrato le domande di biologia a mio padre che è medico. Molte non le sapeva neppure lui”.

La sezione di biologia, insomma, è stata indicata da molti come davvero ostica, tanto che neanche professionisti o studenti universitari avrebbero saputo risolverla, come afferma un’altra candidata: “Noto che concordiamo tutti che anche dopo 1 anno di biologia o biotecnologie la parte di biologia era comunque arabo”. “Ero curiosa di vedere le domande di biologia nel test, dato che sono al terzo anno di biologia all'università e devo dire che effettivamente erano molto difficili, anche per chi biologia l'ha frequentata magari per 1 anno”, testimonia su Twitter una studentessa già avanti con il corso di laurea in Biologia. “Sono biologa abilitata alla professione, 5 anni di università... lavoro nel mondo farmaceutico dopo 1 anno di ricerca. Ho dato una letta alle domande di biologia. Posso dire eccessive per ragazzi usciti dalle superiori?! Sempre lo stesso problema”, dice un utente che lavora già nel settore. E poi c’è chi ci scherza su: “Per i candidati al test di medicina dell’anno prossimo…ricordatevi di laurearvi prima in biologia”.

Verso un nuovo test di Medicina

Insomma, il vero problema per gli studenti non è forse il testo di un quiz su cui poter ironizzare o un’imprevedibile domanda di educazione civica, quanto vedere i propri sogni infrangersi in una sola mattinata per i motivi più vari: sfortuna, preparazione non adeguata, errori di compilazione, distrazione, ansia da prestazione, lacune accumulate durante la scuola - e spesso la colpa non è solo degli studenti - e difficili da recuperare in pochi mesi di studio. Questo perché coloro che sognano di lavorare in corsia sono tanti e i posti disponibili sono pochi. Quest’anno, ad esempio, si sono presentati nelle università italiane oltre 65mila candidati - tra Medicina e Odontoiatria - per contendersi circa 15mila posti. Il che lascerà a bocca asciutta ben 3 candidati su 4.

Proprio per provare a scongiurare ciò, si muove la riforma che, almeno su carta, è ormai pronta e trasformerà il test di Medicina in un percorso che prevede fino a 4 tentativi, da svolgere online, durante il quale gli studenti saranno accompagnati da attività di orientamento. Quindi addio, una volta per tutte, al tanto contestato test “one shot”. Anche se non si parla di superare il numero chiuso, è almeno un passo in avanti. Sempre che il progetto vada effettivamente in porto.

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