Verso la formula dell'Esame di Stato 2021. In arrivo l'ordinanza che ne ufficializzerà la struttura, che dovrebbe ricalcare quella adottata lo scorso anno. Ma stavolta potrebbe non esserci il 'tutti ammessi'
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Nuove indiscrezioni sulla Maturità 2021. Entro la settimana, a meno di clamorosi ripensamenti, potrebbe infatti essere pubblicata l'attesa ordinanza con le indicazioni per l'Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo scolastico. Il ministro dell'Istruzione è cambiato, ma potrebbero non esserci stravolgimenti rispetto a quanto emerso prima della crisi di governo, quando si preannunciava una maturità molto simile a quella dello scorso anno.
E' lo stesso ministro, Patrizio Bianchi, ad aver recentemente garantito che prestissimo avremo novità. Anche perchè l'emergenza Covid-19, purtroppo, continua e non garantisce la normale prosecuzione delle attività didattiche. Come sarà, dunque, il prossimo esame? Il sito Skuola.net ha raccolto alcune notizie che stanno circolando in queste ore.
Tornerà l'elaborato?
Secondo le ipotesi più accreditate, si starebbe pensando alla replica dell'elaborato iniziale che avevamo visto nel 2020, forse in forma più strutturata e accurata ma sempre relativo alla disciplina (o discipline) della seconda prova d'indirizzo. Per sopperire all'impossibilità di far svolgere gli scritti. Un'idea che potrebbe essere gradita agli studenti, una sorta di rampa di lancio per il probabile ritorno del maxi-orale. Da escludere, quasi sicuramente, la formula adottata fino al 2019 con due scritti e un'orale. La pandemia ha condizionato e condizionerà ancora l'anno scolastico e non si potrà, dunque, riportare l'esame come originariamente previsto.
Invalsi e PCTO, quale il loro destino?
Altro argomento caldo è il peso dato ai PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento), che però dovrebbero essere ancora snodo fondamentale della prova orale. In generale, resiste l’idea di mettere al centro il curriculum dello studente con tutte le esperienze fatte e le competenze acquisite dal maturando. Anche le prove Invalsi dovrebbero essere confermate. Mentre, diversamente dallo scorso anno, ci dovrebbe essere lo sbarramento degli scrutini per l’esame finale: per accedere alla Maturità bisognerà avere una media dei voti complessivamente sufficiente. Infine, dovrebbe rimanere immutata la composizione delle commissioni d'esame, con un presidente esterno e tutti membri interni.