Il testo della legge di stabilità arriva al Quirinale ma, tra gli articoli, "sparisce" la norma riguardante i commissari esterni di Maturità. Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri era solo provvisorio: lo ammette il ministero del Tesoro.
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Ancora indecisioni sui commissari esterni di Maturità. Dopo le dichiarazioni del ministro Giannini e l'approvazione della legge di stabilità da parte del Consiglio dei Ministri, sembrava che l'abolizione della commissione mista fosse cosa ormai certa. La legge di stabilità 2015, infatti, comprendeva la norma per la quale i professori esterni non avrebbero più fatto parte della commissione d'esame, ad eccezion fatta per il presidente. Questo avrebbe permesso un risparmio, infatti, di 147 milioni di euro. Oggi però quella che sembrava una certezza torna ad essere messa in discussione. Come riportato su Skuola.net, infatti, ilSole24Ore parla di un retro-front da parte del governo su questa parte della legge.
IL TESTO NON ERA DEFINITIVO - “Il testo del disegno di legge di Stabilità 2015, corredato di relazione illustrativa è stato presentato dal Ministero dell'economia e delle Finanze al Consiglio dei ministri che lo ha discusso il 15 ottobre, approvandolo salvo ulteriore affinamento tecnico". Questo ha dichiarato, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il ministro del Tesoro. E, a quanto sembra, l'ultima versione non prevede modifiche per l'esame di Stato del 2015.
RETRO-FRONT SUI COMMISSARI ESTERNI - IlSole24Ore parla di vero e proprio retro-front sui commissari. Come si legge sul quotidiano, "Nella versione del ddl stabilità inviata al Quirinale è saltata la norma che imponeva, da giugno 2015, sei commissari tutti interni alla prova, tranne il presidente (esterno)." Tuttavia, questa era "Una misura presente nelle bozze del ddl".
NESSUNA NOVITA' - Per avere una risposta definitiva sull'alone di mistero che aleggia intorno all'esame di maturità 2015, si dovrà probabilmente aspettare la pubblicazione del testo definitivo della legge di stabilità, che dopo il Quirinale dovrà affrontare Camera e Senato. Tuttavia, sembra che, nonostante le dichiarazioni fatte dal governo fino ad oggi, nulla cambierà e la commissione sarà mista... Salvo altri ripensamenti.