Non sono stati spaventati dal brano dall'autore de "Il giardino dei Finzi Contini". La metà di loro ha trovato interessanti tutte le tracce anche se non sono mancati gli "aiutini"
L’anno scorso era toccato al poeta Giorgio Caproni. Nel 2018 è stata la volta di un altro outsider, Giorgio Bassani. Skuola.net ha chiesto un parere a caldo a circa 1.000 ragazzi subito dopo la fine della prova e 3 su 4 hanno ammesso di non conoscere l’autore de "Il giardino dei Finzi Contini". Nel complesso, però, l’esame è sembrato abbordabile e solo una piccola parte degli studenti non ha apprezzato nessuna delle tracce che il Miur ha proposto. Come sempre, non è mancato ci ha cercato un "aiutino".
Lo sconosciuto Bassani Skuola.net tramite una web survey ha chiesto agli studenti cosa ne pensavano della prima prova dell’esame di maturità 2018 e in particolare dell’analisi del testo: un brano de "Il giardino dei Finzi Contini". La metà di loro ignorava l’esistenza di Giorgio Bassani, il 25% aveva letto solo la sua opera più famosa, che non a caso era stata presa come spunto per la traccia. Appena il 13% ne aveva sentito parlare a scuola, mentre un 11% lo aveva approfondito per cultura personale. Ma dopo che il Miur aveva scelto Giorgio Caproni per il 2017, almeno il 48% dei maturandi si aspettava un nuovo outsider.
Una prova abbordabile Il 50% degli intervistati ha trovato le tracce interessanti, nel complesso e un altro 28% è riuscito a trovare almeno un argomento che facesse al caso suo. Una prova abbordabile insomma, eccezion fatta per quel 22% che ha "bocciato" tutti i temi proposti dal Ministero. Ma forse, solo loro sono stati spaventati dalla prima parte dell’esame. Il 53% infatti ha addirittura affermato che qualcuna di quelle tracce l’aveva prevista. Probabilmente il riferimento è al tema di argomento generale sulla Costituzione italiana, sul quale scommetteva 1 su 4. Insomma, alla fine, 9 ragazzi su 10 erano preparati per affrontare il compito. Il 43% ha dichiarato che nessuna opzione lo avrebbe messo in difficoltà, mentre per il 17% la maggior parte erano fattibili e il 24% avrebbe svolto correttamente solo quella che ha scelto. Il rimanente 16% ha trovato difficoltà anche in quella.
Gli "aiutini" non sono mancati Dove non arriva la preparazione, arriva l’"aiutino". Uno studente su 4 confessa di aver copiato. Di questi, il 13% ha usato il vecchio metodo dei bigliettini, mentre un 12% ha preferito internet e le nuove tecnologie. Ma anche i compagni sono stati una valida spalla. Il 7% ha infatti chiesto al vicino di banco. In ogni caso, rimane un 68% che afferma di aver fatto tutto grazie alle proprie forze e, forse anche per questo, l’ansia ha giocato brutti scherzi: il 33% di loro pensa di aver commesso errori di distrazione dovuti all’agitazione, il 12% era così nervoso che non ricordava più nulla di quanto studiato. Il 55% invece pare non aver accusato per nulla la tensione dell’inizio della maturità.