Pochissimi di coloro che sono arrivati alle prove del secondo ciclo ripeteranno l’anno: alla fine delle superiori il 99,8% degli ammessi ha ottenuto il diploma. Le regioni con più voti massimi, in numeri assoluti, sono Campania, Sicilia e Puglia
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Non si boccia agli esami di maturità. Questo sembra essere il "codice segreto" diffuso tra le varie commissioni, confermato dai dati del MIM appena pubblicati. Stando ai dati ufficiali appena diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il 99,8% degli esaminati ha superato le prove.
La selezione, semmai, avviene durante gli scrutini di giugno: alla fine del quinto anno, il 96,3% degli studenti scrutinati è stato ammesso, mentre di conseguenza il 3,7% è stato respinto. Numeri questi che, peraltro, sono in linea con quello dello scorso anno.
La situazione, come fa notare l'analisi del report effettuata dal portale Skuola.net, non è così diversa nelle scuole medie, dove i bocciati sono una specie in via di estinzione. Gli ammessi all’esame finale quest’anno sono stati il 98,7%, mentre i diplomati il 99,9%.
Il Mezzogiorno "sbanca" il tavolo dei 100 e lode
L’aspirazione di molti maturandi, però, non è quella di uscire con il “semplice” diploma ma con il massimo dei voti, anche se poi non tutti ci riescono. Per ottenere il "100 e lode", infatti, è necessario avere un percorso scolastico praticamente perfetto, sia in termini di credito scolastico (che riflette i risultati del triennio) sia nelle prove d’esame, dove è richiesto il voto più alto. Inoltre, la lode è assegnata solo a discrezione della commissione, che deve accordarsi all’unanimità sulla base di performance eccezionali.
La maggior parte di questi studenti eccellenti si trova in Campania, con ben 2.623 "100 e lode", seguita da Sicilia (1.810) e Puglia (1.720). Tuttavia, se consideriamo i numeri in relazione alla popolazione dei diplomati, il podio cambia: la Calabria è al primo posto con il 5,4%, seguita dalla Puglia (5,1%) e dalla Sicilia (4,2%). Insomma, le regioni del Sud "sbancano" la classifica.
In totale, i "100 e lode" rappresentano il 2,6% dei diplomati, un numero dello 0,1% inferiore rispetto all'anno scorso. I licei registrano la percentuale più alta, con il 3,9% degli studenti che ottiene questo risultato, rispetto all’1,5% degli istituti tecnici e allo 0,6% dei professionali. I più "lodati" sono gli studenti del Liceo Classico, con una percentuale che raggiunge il 7,4%.
Terza media: bocciature rare ma possibili
Una considerazione a parte la merita la terza media, dove la bocciatura è rara ma non impossibile. Lo sa bene lo 0,1% degli studenti che ha visto sfumare il diploma a causa di una bocciatura inaspettata, e l’1,3% che non è stato ammesso agli esami. I 10 e “10 e lode” sono stati elargiti in maniera poco inferiore rispetto all'anno precedente (rispettivamente 5,7% e 5,1% contro il 6,0% e il 5,4% del 2023), mentre si è registrato un aumento di 7 e 8 (il 27,7% e il 27,2% rispetto al 27,1% e al 26,8% del 2023).
Bocciato quasi il 6% degli studenti alle superiori. Giudizio sospeso: circa uno su quattro
Non ci sono solo gli studenti che hanno concluso il ciclo scolastico. Anche quelli che hanno ottenuto una promozione nelle classi intermedie delle superiori e delle medie meritano attenzione. Nel primo caso, il 76,4% degli studenti è stato promosso, mentre nel secondo il tasso sale al 98,5%. Più difficile, in sintesi, perdere un anno delle medie anziché alle superiori. Tuttavia, la maggior parte del 23,6% che non ha ottenuto la promozione a giugno nelle scuole secondarie di secondo grado rientra tra i sospesi in giudizio, che costituiscono il 17,8% degli studenti.
Gli studenti degli istituti tecnici sono i più colpiti dal "limbo" del debito scolastico a fine anno (22,7%), mentre tra i bocciati, che rappresentano il 5,8% del totale, tra i ragazzi dei professionali si riscontra il 9,7% di non ammissioni.
Anche qui, i dati non differiscono troppo da quelli dello scorso anno, quando il 5,9% degli studenti ha letto la dicitura “non ammesso” accanto al proprio nome nei tabelloni di fine anno, e il 17,6% è stato sospeso in giudizio. Per i dati definitivi si dovrà attendere il recupero a settembre, che decreterà quanti, dopo gli esami, potranno dirsi definitivamente salvi.