L’esame di Stato 2024 aspetta circa mezzo milione di studenti. Con una formula che, cosa non scontata, segue quasi alla lettera la struttura prevista dalla normativa di riferimento, con due prove scritte e un colloquio orale
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Due prove scritte nazionali e un colloquio orale: è questa l’essenza dell’esame di Stato 2024. L’ordinanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito che regola la Maturità per la scuola secondaria di secondo grado si attiene, dunque, alla normativa standard sugli esami, ossia quella operativa dal 2019. Da quel momento tante variazioni a causa della pandemia, fino al ritorno alla “normalità” solamente nel 2023. Stavolta, quindi, si replica.
Ma non fa mai male una rinfrescata dei passaggi chiave. In fondo i maturandi cambiano ogni dodici mesi e potrebbero non essere del tutto aggiornati. Per questo il portale Skuola.net ha preparato una guida pratica sulla Maturità 2024. Dal carattere delle prove al punteggio, passando per la composizione delle commissioni, ecco ciò a cui devono porre attenzione gli studenti.
Il calendario delle prove d’esame: si parte il 19 giugno con lo scritto di italiano
Si parte mercoledì 19 giugno, alle 8:30, come da tradizione, con lo scritto di Italiano. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a quell’ora, invia alle scuole la password per decrittare il cosiddetto “plico telematico” - inviolabile e inalterabile senza l’apposita password - contenente le proposte di tracce, predisposte direttamente dal MIM, che i diplomandi di tutto il Paese dovranno svolgere. In totale gli studenti si troveranno di fronte sette spunti differenti, di diverse tipologie: due per l’analisi del testo, tre per il cosiddetto testo argomentativo e due per il classico tema di attualità.
Il giorno dopo, giovedì 20 giugno, sempre alle 8:30, è la volta dello scritto di indirizzo. La temibile seconda prova, che verte - come prevede l’ultima riforma organica sugli esami - su una o più discipline caratterizzanti il corso di studi. Anche queste tracce saranno preparate dagli esperti del Ministero e la prova sarà “nazionale”, uguale per tutti i maturandi d’Italia; l’unica eccezione è rappresentata dagli istituti professionali del nuovo ordinamento: qui saranno le singole commissioni a “scrivere” le tracce.
Inoltre il MIM, come avvenuto per la Maturità 2023, ha cercato di tendere una mano alle ragazze e ai ragazzi, non avvalendosi della possibilità, prevista dalla normativa, di combinare più discipline nella seconda prova negli indirizzi. Praticamente dappertutto, perciò, il secondo scritto sarà incentrato su una sola materia.
Quali sono queste discipline è già noto da fine gennaio, quando il Ministero ha annunciato per ogni indirizzo la protagonista oggetto della seconda prova. Al Liceo Classico ci sarà Greco, allo Scientifico Matematica, Lingua straniera 3 al Liceo Linguistico, Economia Aziendale all’Istituto Tecnico Commerciale. E così via. Menzione speciale, di nuovo, per la seconda prova degli Istituti Professionali dove ci sarà una seconda prova scritta differente: il compito non verterà sulle discipline ma sulle competenze richieste in uscita da questi percorsi e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo.
Viene prevista anche una terza prova scritta, che si svolgerà la settimana successiva alle prime due prove (martedì 25 giugno), ma solo per gli studenti che frequentano i percorsi EsaBac - che permettono di ottenere una qualifica riconosciuta anche in Francia - e nei licei con sezioni ad opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca.
Esame orale: dal 24 giugno commissioni impegnate nei colloqui?
Una volta affrontati gli scritti, il più sarà fatto. Ma gli studenti non dovranno comunque abbassare la guardia. Gli orali, ultimo step dell’esame, potrebbero essere già all’orizzonte. I colloqui, infatti, teoricamente possono iniziare dopo due giorni (domeniche e giorni festivi intermedi esclusi) dalla pubblicazione dei risultati delle prove scritte: le commissioni più veloci di solito iniziano i lavori il lunedì successivo alle prove scritte. La data da cerchiare in rosso sul calendario, quando cioè dovrebbero andare in scena le prime interrogazioni, è lunedì 24 giugno.
Il calendario degli orali, in ogni caso, verrà stabilito in una riunione plenaria prima dell’inizio dell’esame, con il sorteggio delle classi coinvolte nella prima tornata di colloqui di ogni commissione e, all’interno di ognuna di esse, della lettera alfabetica (del cognome dei candidati) da cui inizieranno i colloqui. Non si esamineranno, però, più di 5 persone per giornata.
Si parte da uno spunto (un testo, un documento, un’immagine, un progetto) scelto dalla commissione per il candidato, da cui inizierà un discorso interdisciplinare basato sui programmi scolastici, per poi passare alla presentazione delle esperienze svolte nei PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) e alla verifica delle competenze di Educazione Civica. Peraltro va ricordato che lo svolgimento dei PCTO non è un requisito d’ammissione all’esame, mentre è necessario aver svolto le Prove INVALSI.
La commissione
Il tutto sarà coordinato dalla commissione d’esame, mista: a saggiare le competenze dei maturandi saranno infatti tre membri interni e tre membri esterni, coadiuvati da un Presidente, anch’esso esterno alla scuola, nominati dall’Ufficio Scolastico Regionale di riferimento (USR). I membri interni saranno scelti in seno ai consigli di classe in modo da garantire la presenza, in commissione, delle principali materie curricolari dell’indirizzo di studi e del prof di Italiano, la cui disciplina per disposizioni ministeriali è assegnata quest’anno ad un interno. Ciascuna commissione d’esame avrà in carico due classi, motivo per cui sarà ulteriormente articolata in due sottocommissioni distinte.
Il punteggio e il voto finale
Poche sorprese anche sul fronte voto d’esame. Il credito scolastico, ovvero quella parte di punteggio derivante dalla media dei voti dell’ultimo triennio di scuola, potrà essere, come da norma, al massimo di 40 punti. Mentre le tre prove - i due scritti e l’orale - avranno un identico peso: ciascuna porterà un massimo di 20 punti al candidato.
In aggiunta, la commissione avrà la facoltà di “donare” altri 5 punti di bonus ai candidati che si dimostreranno particolarmente meritevoli durante l’esame. Non si tratta di una regola, ciò significa che i professori potranno assegnarne solo una parte o non farlo affatto.
In generale, però, i criteri per l’eventuale attribuzione del punteggio integrativo sono i seguenti: aver conseguito un credito scolastico di almeno 30 punti (su 40) e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 50 punti (sui 60 disponibili). Allo stesso modo, con una decisione presa all’unanimità, i commissari potranno conferire la lode ai candidati che riescono a completare un percorso “perfetto” - 40 punti di credito e 60 punti nelle prove d’esame - arrivando ai 100 punti alla fine del trittico finale. Inoltre i 40 punti di credito devono essere stati attribuiti, in passato, con l'unanimità del consiglio di classe.
Le prove suppletive per gli assenti
Capitolo assenze: gli studenti ammessi alla Maturità 2024 potrebbero dover fare i conti con eventuali contrattempi o disagi dell’ultima ora. Come accaduto negli scorsi anni, il Ministero ha già individuato delle sessioni suppletive per tutte le tre prove d’esame, calendarizzate due settimane dopo l’esame vero e proprio.
Più precisamente, mercoledì 3 luglio si svolgerà il recupero della prima prova, mentre il giorno seguente, giovedì 4 luglio, andrà in scena la seconda prova suppletiva. Martedì 9 luglio ci sarà la terza prova scritta (per chi la deve fare). Il colloquio orale, infine, in caso di assenza potrà essere sostenuto a partire dal giorno seguente la calendarizzazione della prova.
In caso di assenza anche in occasione della prova suppletiva, se ci saranno candidati con tale necessità, verrà programmata una sessione straordinaria a settembre in data da definirsi.