Esame orale di maturità: è il momento del tutto per tutto. Ma non bisogna farsi prendere dal panico: si rischierebbe infatti di sbagliare il calcio di rigore decisivo. Ecco i consigli per non perdere la partita...
Esame orale di maturità: è il momento del tutto per tutto. Ma non bisogna farsi prendere dal panico: si rischierebbe infatti di sbagliare il calcio di rigore decisivo. Ecco, come scriviamo su Skuola.net, i consigli per non perdere la partita, direttamente dalla campionessa del mondo di pallavolo Rachele Sangiuliano e del Mental Coach Fabrizio Rotta."Ci siamo: è il momento dell'esame orale. Per molti di voi la maturità è già un ricordo ma per altri c'è ancora l'ultima gara da giocare: la finalissima. Cosa fa la differenza tra giocarsela al meglio e giocarsela in malo modo? La differenza, su tutti, lo fa lo stato d'animo nel quale sei! Per stato d'animo intendiamo calma, ansia, felicità, tristezza, sicurezza, paura, ecc. Due chiavi fondamentali per la gestione degli stati d'animo sono la fisiologia (Si intende: espressioni del volto, respiro, postura e movimenti) e il focus mentale. Concentriamoci sul focus mentale. Per questo ho chiesto aiuto a Fabrizio Rotta, Coach e Trainer marketing & comunicazione. Quella del Mental Coach è una figura a cui sempre più atleti si stanno rivolgendo proprio per imparare a gestire la pressione, gli stati d'animo e a migliorare la propria performance scoprendo e utilizzando al massimo tutte le proprie potenzialità."
USARE IL FOCUS MENTALE – "Tanti sono i "giocatori" che prima di un esame hanno la cosiddetta "ansia da prestazione" (a me è capitato molte volte). Eh si, parliamo proprio dello stato d'animo dell'ansia. Perché questa viene? Proprio per come utilizziamo il nostro focus mentale. Un atleta come uno studente inizia a spostare il suo focus su quello che potrà accadere pensando a risultati di fallimento o mettendo in dubbio se stesso utilizzando una comunicazione poco efficace (a volte siamo bravissimi a parlarci nel peggior modo possibile)."
NO ALL'ANSIA DA PRESTAZIONE – "Immaginati prima dell'esame: sei a casa, ti prepari, esci e mentre percorri la strada che ti porta a scuola ti dici: "E se mi chiede quella cosa che non so?". "E se mi blocco mentre sono li?". "E se la commissione è severa?". "E se faccio una figuraccia?". "E se accade questo?" "E se accade quello?". Dicendoti queste cose inizi anche a crearti immagini di fallimento: "La commissione d'esame che ti rimprovera" "il professore che scrive BOCCIATO sul libretto dei voti". "I tuoi genitori che ti fanno un cazziatone atomico" "tutta l'estate a casa in punizione mentre i tuoi amici si divertono". Ed ecco fatto. Le jeux sont fait! Creata l'ansia da prestazione. E nel momento dell'esame, con questa bella ansia, con tutte le brutte immagini che hai creato che ti girano in testa e con le brutte frasi che ti dici, quale pensi sia il risultato? Un bel 10 e lode? Probabilmente no, vero?"
ESAME ORALE: COME UNA FINALISSIMA - "La stessa cosa capita nello sport. Immaginati prima di una finale: adesso sei un atleta professionista. Sei in spogliatoio, ti prepari, esci e nel corridoio che ti porta sul campo inizi a pensare "e se sbaglio?". "E se gioco male?". Inizi a crearti immagini di fallimento: "l'avversario che alza la coppa e tu per terra sudato e piegato dal peso della sconfitta". "I tifosi che ti fischiano". E anche in questa situazione, ecco fatto! Le jeux sont fait! Creata l'ansia da prestazione. E anche in questo caso nel momento della partita, con questa bella ansia, con tutte le brutte immagini che hai creato che ti girano in testa e le brutte frasi che ti dici, quale pensi che sarà il risultato? Un bella prestazione da campione? Probabilmente no, vero? Pensi che Grosso prima di tirare il rigore decisivo che c'ha fatto vincere i Mondiali nel 2006 si sia detto: "e se sbaglio?". Io e Fabrizio crediamo proprio di no!"
QUALCHE CONSIGLIO DAL COACH – "E con questo finisce l'articolo... no scherziamo! Qualche chicca per una buona prestazione te la diamo. Dicevamo che per gestire il tuo stato d'animo una delle due chiavi è il focus. In effetti è così. Quante volte ti è capitato di fare qualcosa benissimo quella volta e non essere in grado di farla la volta dopo? Pensa ad un esame: hai studiato come un matto, quando ripeti gli argomenti li sai e forse anche di più, anzi, li padroneggi! Te li ripeti e li ripeti a chiunque, ma quando sei davanti alla commissione d'esame, ti blocchi, non vai avanti. Forse perché non ti sei "allenato"? Non hai le risorse per fare un ottimo esame? Certo che no! E' semplicemente perché hai utilizzato male il tuo focus mentale dicendoti ed immaginando le cose che dicevamo prima. Infatti, quello che diciamo sempre è che "non esistono persone o atleti senza risorse, ma stati d'animo senza risorse".