GIORNATA DELLA TERRA

Meno acqua, plastica, energia e vestiti nuovi: lo stile di vita sostenibile della Generazione Z

I comportamenti votati alla cura dell’ambiente prendono piede nelle nuove generazioni. In occasione dell’Earth Day 2024, Skuola.net ripercorre gli spunti più interessanti emersi dalle sue recenti indagini sul tema

22 Apr 2024 - 15:35

Non solo parole ma anche fatti: la Generazione Z, oltre a manifestare per la tutela dell’ambiente, si impegna anche con piccole e grandi attenzioni quotidiane. Qualche esempio? Circa nove su dieci sono attenti a non sprecare l’acqua o le risorse energetiche, oltre otto su dieci a limitare l’uso delle plastiche o a non immettere troppi gas nocivi nell’atmosfera.

E in ottica consumi, in tanti si rivolgono al mercato dell’usato per non avallare le produzioni più inquinanti. Eccola la fotografia che gli ha scattato il portale Skuola.net in occasione dell’Earth Day 2024, interpellando tremila ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 25 anni.

Acqua ed energia, la maggior parte degli studenti riduce gli sprechi

Iniziamo da una delle questioni più urgenti: la scarsità di risorse idriche. A cui i giovani rispondono prontamente: ben uno su due ce la mette tutta per consumare meno acqua possibile quando fa la doccia, si lava i denti, ecc. E un altro 38% ci bada spesso e volentieri. Solo il 13% fa scorrere l’acqua senza preoccuparsi delle conseguenze.

Qualcosa di simile avviene riguardo a un altro bene esauribile: l’elettricità proveniente da fonti di energia non rinnovabili. Per questo, quasi due “zedders” su tre pongono sempre attenzione a non lasciare luci e interruttori accesi quando non è necessario e il 26% fa di tutto per adottare tale premura. Appena il 10% non se ne cura affatto.

L’impegno contro gli oggetti in plastica: uno su 3 li ha eliminati

Ma salvare la Terra significa anche non inquinare. Il pensiero va immediatamente alle plastiche, uno tra i materiali più pericolosi per i nostri mari e per l’ecosistema in generale. Molti ragazzi, però, non vogliono essere complici del disastro. Così circa uno su tre afferma di aver eliminato, per quanto possibile, questi materiali dalla propria vita, smettendo di usare i suoi derivati (bottiglie, piatti, bicchieri, posate, ecc.). Mentre il 50% ci sta provando, ma ammette che è un’impresa ardua. Un altro 10% vorrebbe, senza riuscirci. Solamente il 9% continua come se nulla fosse.

Il 54% non usa riscaldamento e aria condizionata se non necessario

Allo stesso modo, la GenZ preferisce non stare sempre al calduccio d’inverno o al fresco d’estate anziché fare del male al Pianeta. Il 54%, infatti, racconta di avere una gestione saggia di caloriferi e climatizzatori - tra i responsabili dell’immissione di gas serra nell’atmosfera - se non quando è davvero indispensabile. Il 31% lo fa ogni tanto. Solo il 15% antepone il proprio benessere a quello collettivo.

"Second hand": quattro giovani su 10 cercano abiti usati

E poi ci sono quelle piccole, grandi, accortezze che seppur apparentemente non hanno un impatto diretto sull’ambiente possono fare la differenza. È il caso, ad esempio, del ricorso al “second hand”, all’acquisto di abiti e accessori usati, che può dare un mano nel limitare le produzioni industriali, quasi sempre molto inquinanti. Ecco perché quattro giovani su dieci, quando devono rinnovare il guardaroba, prima di comprare cose nuove si fanno un giro nei mercatini - fisici e online - per vedere se c’è qualche occasione: il 15% lo fa sempre, il 24% spesso.

Il 90% approva gli strumenti tech ricondizionati

Stessa cosa per la tecnologia. Realizzare i tanti dispositivi di cui abbiamo bisogno oggi è un’operazione tutt’altro che ecologica. Per fortuna, negli ultimi anni, si sta imponendo il mercato dei “ricondizionati”, che rimettono in circolo i device dismessi da altri, in particolare gli smartphone. Una soluzione che quasi il 90% degli “zedders” accoglie con favore: per il 28% è l’approdo di riferimento ogni volta che si tratta di cambiare il telefono, il 18% lo ha fatto in almeno un’occasione, il 43% non vi è mai ricorso ma non esclude che possa accadere in futuro.

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