Potranno usufruire del portale - realizzato da Fondazione TIM - famiglie, studenti e pediatri
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In occasione del World Dyslexia Awareness Day, prende il via il 5 ottobre la piattaforma Dislessia 2.0. Si tratta di uno strumento digitale finalizzato a fornire strumenti tecnologici innovativi in risposta a specifiche esigenze per la dislessia. È il primo in Italia e potranno usufruirne famiglie, studenti e pediatri. Tramite il portale - realizzato da Fondazione TIM e dall’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISASI-CNR) di Messina in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e con l’appoggio del Miur - sarà possibile individuare le oltre 4.300 “scuole amiche della dislessia” (certificate dall’AID), circa il 50% degli istituti scolastici sul territorio italiano, che già si avvalgono di metodologie didattiche inclusive.
Il monitoraggio delle attività a ricaduta sanitaria verrà assicurato dal Ministero della Salute che, a tal fine, ha sottoscritto con il MIUR una lettera di intenti di collaborazione reciproca che riconosce la validità del progetto.
Su Dislessia 2.0 sarà, inoltre, disponibile Smart@pp - realizzata dall’ISASI-CNR e sviluppata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’IRCCS Eugenio Medea – Associazione ‘La Nostra Famiglia’ e l’Università ‘Gabriele D’Annunzio’ di Chieti-Pescara - che offrirà a famiglie e pediatri uno screening ultra-precoce, da fare anche in mobilità, per individuare elementi di rischio per disturbi della comunicazione.
Il portale ospiterà anche Dislessia Online - prodotta da ISASI-CNR e sviluppata dall’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - in cui bambini in età scolare, ragazzi e adulti potranno effettuare una valutazione a distanza della lettura, oltre a un eventuale percorso di recupero online e una sessione finale con verifica dell’apprendimento.
Fondazione TIM è in prima linea sul tema della dislessia fin dal 2009 con un programma pluriennale sviluppato con AID che ha permesso la realizzazione di protocolli di screening, campus informatici, libri digitali e la diffusione di un approccio più inclusivo nelle scuole.